Nord e Sud - anno XV - n. 105 - settembre 1968

Adriana Bich - V go Leone d'esame opzionali, che presenta grosse, seppure risolvibili, difficoltà, si deve evitare in ogni modo che il liceo classico, diventi il regno della « cultura generale ». Altrimenti non si cancellerà mai definitivamente da questa scuola l'impronta classista che aveva quando si affermava che essa sola « 11aper fine di preparare all'Università e agli studi superiori », secondo la discriminante definizione della legge Gentile, ancora presente nel nostro ordinamento, ma grazie al cielo ormai anacronistica. Ora, se si ammette che un individuo è tanto pji.1 n1aturo quanto più ha sv,iluppato e ch.ianito i suoi interessi, e che spesso, l'approfo,ndimento in un campo può andare a scapito di una più vasta, ma nec~ssariamente sup~rficiale, informazione in altri, bisogna anche serenam 0 nte accettare la possibilità che un futuro matematico digerisca male il greco, o che un futuro filosofo abb,ia da ann,i un conto apnrto con la fisica. L'im·portante è che sa,·pia quello che vuole, per sé e per gli altri, e che abbia, o sappja trovare, gli strumenti culturali per ottenerlo. E questo criterio dovrebbe essere, in una sedt1ta di scrutinio, il punto di partenza, non il punto d'arrivo, al quale, a onor del vero, sii pervien 1 e sempre, o quasi sempre, ma troppo spesso ancora do·po sfibranti, e talora desolanti, discu sioni. ADRIA A BICII La Carta europea dell'acqua La battaglia dell'acqua va combattuta su due fronti: contro l'acqua e per l'acqua. Tralasciando, per ora, i problemi della difesa dall'acqt1a, che comportano tutto il lungo discorso sulla sistemazione idrogeologica del territorio, ci soffermiamo qui sulla lotta per l'acqua cJ1e, a sua volta, va combattuta su due fronti: quello della « crea~ionc » di nt1ovc risorse idriche e quello della salvaguardia delle risorse esistenti. Nuove risorse possono essere ottenute, essenzialmente, con la desalinazione delle acque salmastre. Nu1nerosi e in1portanti esperimenti sono stati compiuti in questo cam·po; da quando, nel 1948, venne inaugurato nel K11wait il primo con1plesso di desalinazione di una certa importanza, gli impianti sono diventati oltre duecento. I 1netodi usati per ricavare acqua dolce dal mare sono i p,iù disp:tr-ati, ma tutti i procedimenti studiati hanno t1n comt1ne osté.ìcolo da superare: l'elevato costo della produzione e, quindi, di vendita dell'acqua prodotta, a causa dell'alto costo delle fonti energetiche utilizzate. Oggi, pertanto, resta a11cora poco vantaggiosa la realizzazione su vasta scala di impianti di desalinazione. Tuttavia, fondate speranze per il futuro sono riposte nell'utilizzazione economica dell'energia elettronucleare, che non modificherà sostanzialmente 1 i procedimenti sin qui studiati, ma apporterà ad es5,i il co,ntrib11to di un'energia veramente a buon mercato. In tal modo si potrà prodt1rre acqtia 56 ... BibliòtecaGino Bianco

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