I Giornale a più voci penisola sorrentina ha dato a molti napoletani una « seconda casa»; ma ha gravemente compromesso il turismo internazionale. Quel turismo molto qualificato cui, per an.tica tradizione, danno vita i sei comuni della conca sorrentina. Sapranno questi sei comuni reagire ai g1.1asti finora compiuti? Sapranno restare fedeli alla lo1 ro antica tradizion,e? Opp11re accetteranno di trasformarsi in una squallida periferia? ERMANNO CORSI Dieci ·anni di ritardo La pubblicazione da parte dell'Unione delle Camere di Commercio di uno studio riguardante il calcolo del reddito delle singole regioni italian.e, nelle prospettive al 1970, è venuta a portare nuovo alimento al dibattito che da anni si svolge intorno ai problemi dello sviluppo. Per le conclusioni cui giunge, e che sintetizzeremo più appresso, questo studio non mancherà certo di riaccendere le discussioni e il dibattito si preannuncia serrato e acceso. L'indagine condotta dal Prof. Tagliacarne e dai suoi collaborato,ri ha, infatti, il valore di una denuncia, anche se gli autori si sono premurati di porre le mani avanti, invitando il lettore a non dare eccessivo peso a quei raffronti dai quali emerge, con troppa evidenza, l'arretratezza delle aree meridionali. Ma è p,roprio questa, invece, la principale constatazione cui giunge Io studio. Il Mezzogiorno si svilupperà a un tasso inferiore a quello medio nazionale, mentre per converso il No,rd continuerà a progredire a un tasso superiore. In cifre, le regioni del triangolo industriale dovrebbero incrementare il proprio reddito a un tasso del 6% annuo, la circoscrizione dell'Italia Nord-orientale a un tasso del 5,5%, come pure quella dell'Italia centrale, mentre il Mezzogiorno non dovreb·be raggiungere che il 4,8% annuo. A,Ila luce di tali prospettive, non sembra quindi possibile che il divario tra Mezzogiorno e altre regioni del paese possa co1 ntrarsi, anzi p,er la fine del 1970 le previsioni indicano che il Mezzogiorno potrà raggiungere, come reddito, pro-capite, appena le 448 mila lire, vale a dire il livello medio italiano conseguito nel 1960: un ritardo di 10 anni. Le ragioni di un così lento procedere sulla via dello sviluppo sono ovviamente molteplici, ma possono essere ricondotte essenzialmente al fatto che - al momento attuale - le previsioni che si possono· ragionevolmente formulare indicano che il reddito agricolo nazionale continuerà a p1 rovenire principalmente dalle regioni meridionali (40,8%), mentre il reddito del settore industriale sarà quasi per la metà prodotto dalle so1e regioni del triangolo industriale. Ombre oscure e tutte ombre gravano q11indi sull'orizzonte del Mezzogiorno? No, certamente no. 47 Biblioteca Gino Bianco
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