Ern1anno Corsi ma anche come i Campi flegrei, la collina· di Posil1lipo, Capri ed Ischia) egli si è difeso nei giorni sco1 rsi lamentan•do l'estremo ·stato di disagio in cui il suo Ufficio si •dibatte: da una parte l'esiguità e l'ambiguità delle leggi vigenti in materia edil1izia; dall'ailt,ra l'oridinamento obiettivo dei rapporti ·di proprietà ed il moltiplicarsi di pressioni di ogni genere, ed a tutti i livelli, tendenti ad ottenere ad ogni costo quanto da quelle leggi p1 ur appare espiioitamente negato. A questo caos, egli aggiunge in sostanza, si uni,sco1 no le denunce, spesso scandalistiche, ,dei « volontari amato 1 ri ». Quindi, com'egli fa in.tendere, non resterebbe che scegliere, caso per caso, il maile minore, in attesa di un ordinamento che rispecchi una società profondamente rinno,vata nelle strutture e sovrastrutture. Questo 11 tipo di difesa del so,vrin.tendente, una vera e p•rop,ria « fuga in avanti » nel te11.tativo di sottrarsi all,e responsabilità di un passato non troppo remoto. Pr1ima di tutto è significativo rilevare che questo tipo di autodifesa il prof. Dillo,n l'ha compiuto sul quotidiano lauriino• « Ro,ma »; poi che nello stesso gio,mo in cui (se1np1re sul giornale laurino,) egli cercava di spiegare il contenuto •della Legge-Ponte urbanistica, a corredo del s.110 articolo è stato pub·bl:icato un cliché della colossale lottizzazione Lauro a Sorrento (in una zona vincolata): la didascalia esaltava q11esta lot·tiz2;azione come una lottizzazione i1deale, da prendere a modello! È stato estremamente agevole, per il p1 resi1dente d,ella Sezione sorrentina di « Italia Nostra», l'ing. Mario Maresca, contestare una per una ]e obiezion-i del prof. Dillon e denunciare la fragilità di una a,u1:odifesa che non ha alcun fondamento logico•. « Nessuno, ha replicato tra l'altro l'ing. Maresca., negherà le ·difficoltà in cui l'Ufficio della sovrintendenza si muove; ma sembra assolutamente gratuito rimproverare agli 'amatori' proprio il loro aniore per la bellezza, l'arte e la cultura. Simili affermazioni rivelano, negli Uffici pubblici, da un lato un preoccupante animo di rinuncia, dall'altro la {endenza, non meno pericolosa, alla mitizzazione di un iniprobabile 'ordine nuovo ' (il nuovo assetto dei rapp·orti di p1 roprietà) e, dunque, alla evasione dai problemi e dalle responsabilità attuali, con una sorta di 'fuga in avanti'. In altre parole, alla luce di recenti e pass.ate esperienze, abbiamo l'impressione che le difficoltà presenti, ancorché gravi, quali quelle suscitate dalla nota sentenza della Corte Costituzionale, divengano per gli organi amministrativi e legislativi, sia pure inconsapevolmente, pretesto per protrarre 'sine die' l'attuale stato di carenza di qualsiasi disciplina urbanistica». Il sovrintendente ostenta indifferenza e sicurezza di fronte all'onda di sdegno che sale dagli ambienti culturali e dalle forze politiche più avanzate della città. Intanto, però, la degradazione del paesaggio soiirentino continua, il turismo è in crisi. Francesco Compagna, parlando al Comitato regionale per la program,mazione (il 6 maggio 1968) sul Piano economico di sviluppo, e occupandosi dei problemi turistici, ebbe a dire tra l'altro: « I napoletani che si faranno la seconda casa, nei prossimi anni, saranno moltissimi: se dovessero farsela, però, tutti a Capri o a Ischia o a Sorrento, noi rischieremo di distruggere il turismo internazionale ». Ora, l'accelerata urbanizzazione della 46 - BibliotecaGino Bianco
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