• Note della Redaziorze sitaria, devono saperle tutti coloro che credono le agitazioni studentesclie 1nosse solo dalla pretesa degli studenti di strappare la laurea senza esami, o con finti esami! Ed è forse proprio l'atteggiamer1:to dei· giornalisti che può costituire un'importante forza di equilibrio, nel senso di persuadere la classe politica alla rifiessione ed all'azione, nel senso ,di ridurre la capacità di pressione della casta accademica sulla parte moderata della classe politica, nel senso anche di indurre gli stati maggiori del movimento studentesco a non commettere quegli errori che potrebbero costituire altrettanti pretesti per la repressione. Froio affernia che « è difficile prevedere cosa potrà accadere nel prossimo futuro »; e si domanda se « sarà possibile un colloquio diretto con la classe politica, dal moniento che la spinta innovatrice del movimento studentesco fa perno sulla contestazione globale ». Ora noi sappiamo che dalla casta accademica non c'è da aspettarsi un atteggiamento più illuminato e più aperto: ci sono certamente i prof essori di ruolo che sono sensibili ai proble1ni sollevati dagli studenti, e anche quelli che sono disposti, e lo hanno dimostrato, a schierarsi con gli studenti, a fianco degli studenti o addirittura alla testa degli studenti; ma baroni e superbaroni attendono fiduciosi che gli studenti, esaltati ed esasper.ati, vadano incontro alla vendetta di Cesare, provochino cioè una repressione definitiva del loro movime11to. Senonché, dobbia1no pure ritenere che, se si dovesse arrivare allo scontro finale, e quindi alla grande repressione, ne risulterebbe irrimediabilmente compromessa la stessa possibilità di formare la maggioranza di centro-sinistra, il governo organico di centro-sinistra; e quindi quelle correnti moderate della Democrazia cristiana che nella IV Legislatura sono riuscite ad inipedire la riforma universitaria, ed a svuotare la stessa proposta relativa alle « modifiche» dell'ordiname11to universitario che erano state negoziate con i socialisti e con i repubblicani, , non possono oggi essere sensibili come lo, sono state ieri alle pressioni dell'a casta accademica e comunque devono portarsi su posizioni più avanzate di riformismo: tutta la Democrazia cristiana deve portarsi su posizioni 1nolto più avanzate per la rifornia universitaria, perché soltanto su posizioni piiì avanzate, soltanto sul terreno di una riforma universitaria che tenga adeguatamente conto delle rivendicazioni studentesche, democristiani e socialisti possono ritrovarsi, riprendere la politica di centro-sinistra e ristabilire nel paese e per il paese le condizioni dell'equilibrio democratico. Ma a loro volta gli stati maggiori del movimento studentesco-, così come ieri sono passati dall'agitazione per la riforma universitaria alla contestazione globale, devono oggi passare dalla contestazione globale alla contestazione del riformis1no spicciolo ed alla rivendicazione di una riforma globale, avendo cura di no11 fornire pretesti ai fautori della repressione. Tutti, d'altra parte, dobbiamo sapere che la questione universitaria può diventare per l'Italia addirittura quello che per la Francia è stata la questione algeri11a; e se la questione universitaria può diventare la nostra questione algerina, non dobbiamo dinienticare clie la questione algerina ha spostato decisamente a destra, e non a sinistra, l'asse della realtà politica in 38 BibliotecaGino Bianco
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