·' Narrativa meridionale e problematica di cultura incarnazione: è una Napoli, quella incarnata in Aurora, ancora nella sua irrazionale ed acritica proliferazione ai margini della storia, oggetto travolto da essa, una Napoli e un Sud che la narrativa meridionale può non soltanto limitarsi a rappresentare, ma il cui mutamento potrà favorire e precedere, naturalmente (e dovrebb'essere inutile precisarlo) con i mezzi e nell'ambito della letteratura: europeizzandosi nelle tematiche e nelle tecniche, intellettualizzandosi e culturalizzandosi nei suoi per- • sonagg1. A questo punto il romanzo di La Capria ci dà, nel motivo della «indulgenza» napoletana, della « Foresta Vergine» (l'immagine che concludeva la citazione da noi riportata all'i11izio) la diagnosi critica della città che « ferisce a morte o addormenta» attraverso la consapevolezza intellettuale e morale del personaggio Gaetano. È la denunzia della indulgenza i cui tentacoli tendono a tutto sommergere e per cui un Croce diventa « don Benedetto» per « abuso volgare di non concessa familiarità, equivoca strizzatina per assorbire nella terribile unità psicologica anche quel nome ». Pigra e sonnifera giungla, che non è come nella Dama di piazza la piccola borghesia ma quella del Circolo Nautico, che nel romanzo è la proiezione più icastica di questo aspetto letargico e fuor della storia di una classe, una generazione, u11costume. Ma la vicenda del libro - che sarebbe qui fuor di luogo ancl1e soltanto accennare, interessandoci adesso quegli elementi cl1e valgono a delinear la parabola che stiamo cercando di individuare - supera il dato meridionale e meridionalistico per diventare la storia di una formazione interiore nella ricerca che il protagonista fa del passato per la coscienza che « non si spiega tutto con la Foresta Vergine»: ricerca e ritrovamento del « tempo perduto » e malattia dello spirito, alcuni dei temi maestri della cultura e della narrativa europea; ambizione di superare la napoletanità attraverso questa dimensione più alta che è suggerita dalla citazione di Auden posta ad epigrafe del romanzo: « Tra coloro che per vita intendono un Bildungsroman e coloro per i quali vivere significa soltanto essere visibili, vi è un abisso che nessun ponte può superare ». Il tema meridionale è qui non solo intellettualmente ed esplicitamente giudicato all'interno del romanzo dalla coscienza « storica, cioè razionale» del personaggio, ma il suo europeizzarsi e trascendersi nella intenzione psicologica audeniana ha portato l'autore a una tecnica modernizzante e joyciana. Gae-- . tana rappresenta quindi, di fronte ad Aurora, una consapevolezza critica ed intellettuale del problema e del dramma di Napoli e del Meridione, interiorizzati e culturalizzati più che non visti sociologicamente e nella dimensione economica. · Ma è proprio questo affrontare culturalmente il problema che avreb27 BibliotecaGino Bianco
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