Nord e Sud - anno XV - n. 105 - settembre 1968

Dino Frescobaldi europeo; dall'altro lato si chiudevano gli occhi di fronte alla necessità di includere anche i comunisti nella rappresentanza parlamentare italiana. Quando De Gaulle ha bloocato l'« allargarp.ento .al nord » della Co.. munità, l'Italia ha bloccato l'« allargamento, al ·sud», verso l'area mediterranea. Semplice gesto di puntiglio e di rivalsa o decisione politica meditata? Tra i paesi del b·acino mediterraneo che avevano chiesto forme diverse di associazio,ne e di accordo con la Comunità c'è la Spagna franchista come la Jugoslavia, ci sono i paesi di recente indipendenza del M·agreb verso i quali sosteniamo di voler seguire una politica di « comprensione ». Nel nostro comportamento hanno pesato pregiudiziali politiche verso certi regimi, oppure vi ha influito la preoccupazione di difendere determinati interessi particolari da produzioni concorrenziali? « Ci sono stati pochi santi fra i sei del Mercato comune » scrivono Merry e Serge Bro·mberger nel loro Les Coulisses de l'Europe. Scomparsa la prima spinta idealistica, venuta meno la solidarietà politica, tutto il negoziato tra i sei si è ridotto ad un continuo « contemperamento di interessi ». L'Italia ha chiesto la sua parte soprattutto nel quadro della trattativa in materia agricola, ma a11che gli altri partners non sono da meno. Perfino il Lussemburgo - trecentomila persone che oltretutto l'esperienza delle due guerre mondiali dovrebbe aver « traumatizzato » circa i pericoli delle politiche nazionaliste - ha fatto a momenti resistenza all'integrazione, si è barricato dietro la « protezio,ne degli interessi nazionali » quando si è parlato di agricoltura e di libertà di movimento della manodopera. I lavori del « gruppo Marechal » nel campo tecnologico sono arrivati poco lontano: stavolta la responsabilità di averli bloccati spetta agli olandesi che, di fronte alla politica di Parigi verso Londra, hanno creduto essi pure di poter esercitare il loro « diritto » di veto e di rappresaglia. Un miracolo dunque se tra scosse e sussulti l'Europa ha ancora «tenuto» e anzi è arrivata alla data del 1° luglio? A momenti, di fro·nte al riapparire di tanti particolarismi, c'è quasi da pensarlo. In verità solo a condizione di non accontentarcene ci possiamo rallegrare dei risultati. « L'osmosi è più avanzata di quanto si pensa. L'economia tedesca prende il raffreddore; la Francia comincia a tossire. Il miracolo italiano si compie; le esportazioni tedesche aumentano verso la penisola del trenta per cento. Gli alleati della Francia si irritano contro l'antiamericanismo del generale; questi a sua volta se la prende con l'alleanza germano-sovietica all'interno del Mercato comune. Ma i sei fanno fronte comune un giorno su due contro l'inflazione del dollaro »: è il giudizio che sottoscrivono i due Bromberger. I giovani dimostrano una mancanza d'interesse verso la costruzione 16 Biblioteca Gino Bianco

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