Leone Iraci monia culturale e un'adesione emozionale che corrispondano al loro effettivo peso economico e politico. Certo, i nuovi modelli di automobili lanciati negli Stati Uniti possono aver costituito un uso relativamente irrazionale delle risorse; invece di escogitare nuovi modelli di automobili sarebbe preferibile escogitare, per esempio, tecniche a bassa intensità di capitale per l'industrializzazione dei paesi sottosviluppati, o metodi efficienti di conservazione delle risorse naturali, ormai indilazionabili anche nei paesi sviluppati. Ma lo Sputnik russo -- russo e non sovietico - è nello stesso tempo un alibi al rifiuto di elevare la condizione umana dei sudditi dell'autocrazia russa e l'affermazione di valori antidemocratici. Galbraith sembra qui condividere l'ammirazione dei tecnocrati di tutto il mondo per l'oppio astronautico, e dimentica che gli epigoni dello stalinismo celebravano nell'astronautica il baccanale della mistificazione tecnocratica per eludere i problemi posti da una rivoluzione provvisoriamente sconfitta i11 Ungheria, ipocritamente riassorbita in Polonia, da una protesta popolare ormai presente in tutto l'insieme del blocco russo. In Europa, e nei paesi sottosviluppati di civiltà occidentale, i miti tecnocratici so,no enormemente meno radicati che negli Stati Uniti (e nell'URSS) e l'o·ppio degli Sput11ik suscitò molto minore ammirazione: in una certa misura, almeno tra i nuclei più profondamente permeati di aspirazioni socialiste e pii1 politicamente consapevoli, fu se mai occasione a riconsiderare in modo polemico le scelte di un gruppo di potere che, pur richiamandosi al socialismo, non sapeva e non voleva , elevare la condizione operaia neppure al livello dei paesi capitalistici sviluppati. I nuovi modelli di automobili lanciati negli Stati Uniti non hanno contribuito in modo decisivo al benessere dell'umanità: ma non si capisce perché si dovrebbe dare per dimostrato che gli Sputnik costituiscono un uso delle risorse meno irrazionale di quello. Comunqt1e, gli Stati Uniti (e, a maggior ragione, il mondo occidentale nel suo insieme) non proposero i nuovi modelli automobilistici a simbolo e misura di una civiltà, come invece faceva degli Sputnik il governo dell'URSS. Quando Galbraith dichiara che « in questi dibattiti [dopo la seconda guerra mondiale] si attribuiva un carattere quasi mistico al fatto che i bisogni venissero, soddisfatti con la produzione privata» 14, si riferisce a una situazione strettamente nordamericana. Nell'Europa sviluppata gli orientamenti prevalenti erano del tutto diversi. 14 Op. cit., p. 270. 118 .... BibliotecaGino Bianco
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