.. Puglia da progranimare posizione fondiaria, la cooperazione, il credito, i contratti agrari più adeguati al tipo di attività. Il Piano Verde numero due offre, a questo proposito, sufficienti indicazioni in ordine alle prospettive di sviluppo per ciascuna delle otto zone agrarie in cui la regione pugliese è divisa. Per la pesca c'è un discorso di ammodernamento delle strutture e di razionalizzazione. Gli obiettivi fissati nel settore industriale sono i seguenti: diversificazio,ne ed integrazione dell'attuale struttura industriale della regione (con particolare attenzione al formarsi di nuove unità, piccole e medie); priorità alla utilizzazione in loco delle risorse energetiche e minerarie della regione (meglio però non attribuire importanz·a determinante alla bauxite, che c'è, ma non è molta e richiede troppa acqua per la sua trasformazio,ne); sviluppo integrato agricolo-industriale; razionalizzazione del settore industriale tradizionale e dell'artigianato (che ha ancora molto da dire, specialmente come attività integrativa dell'agricoltura ed a supporto del turismo); completamento del ciclo delle grandi industrie di base, con la creazione dell'impianto di laminazione a freddo a Tar 1anto, l'ampliamento del complesso petrolchimico di Brindisi ed il nuovo impianto petrolchimico dell'ANIC in provincia di Foggia; nuovi investimenti per « blocchi integrati» (sono le iniziative del « polo pugliese », che impegneranno cento miliardi dando lavoro a circa dieci mila unità); aumento della produttività media del settore industriale e razionalizzazione della localizzazioni industriali : il che comporta un costruttivo dialogo tra i consorzi industriali, che finora non è mai avvenuto. È interessante rilevare che, almeno per il momento, non si ritiene utile creare altre aree e nuclei. In seguito, si vedrà, anche perché esistono discrete potenzialità di sviluppo industriale in zone attualmente non comprese nelle aree e nuclei riconosciuti. Nel settore commerciale, la Puglia, anche per la sua posizione, ha molto da dire. Essa ha suoi prodotti (specialmente agricoli, ma ora anche industriali) da immettere sui mercati, si approvvigiona di altri prodotti per i propri consumi e fa da molo (o almeno dovrebbe fare) per i prodotti in partenza o in arrivo dal Mediterraneo. Quest'ultima funzione va sapientemente valorizzata: gli strumenti ci sono, a cominciare dalla Fiera del Levante. Ottime sono le prospettive nel settore turistico. La realizzazione dei comprensori (Gargano, Trulli e Grotte, costiera salentina, arco jonico) e la creazione di un Parco Nazionale sulla Murgia sono le indicazioni principali dello schema, che si sofferma utilmente anche sulla valorizzazione degli « itinerari di sviluppo » dei .q11ali parla diffusamente il 1 « piano di coordinamento degli interventi pubblici nel Mezzogiorno». 95 · 8-ibliòteca Gino Bianco
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