Pasquale Satalino sviluppa il già avviato discorso sul coordinamento delle attività portuali, specialmente per quanto, riguarda i tre porti maggiori. Un pò trascurata sembra invece la parte relativa ai porti minori, alcuni dei quali, come quelli del Salento, non vengono neppure cit~ti. Niente di nuovo in fatto di viabilità (si tratta delle vecchie aspettative: in particolare, riaffiora il progetto della Bari-Matera-Metaponto) e di trasporti ferroviari. L'ultima parte del capitolo sugli impieghi sociali è dedicata alle opere pubbliche, p'.rima fra le quali sono le opere idrauliche. Il piano nazionale degli acquedotti non soddisfa la Puglia, nelle sue previsioni riferite al 2015. Il CRPE lo aveva già sostenuto in un suo dibattito; lo· schema riprende ora il discorso, fissando approssimativamente a 24,28 mc. al secondo il fabbisogno idrico della regione al 2015, in luogo dei 19,4 mc. previsti dal piano nazionale. Si dovrebbe far fronte a questa esigenza supplementare con le acque del « Destra Sele » (2,33 mc/sec) e con altre acque che non si sa ancora da dove prendere: dissalazione? Potrebbe anche darsi. Lo schema non chiude la porta a questa prospettiva; suggerendo anzi, la prospettiva di creare in Puglia un grande impianto nucleare per la dissalazione dell'acqua salmastra. Sarà interessante sapere che fine farà questa ipotesi, avendone il CRPE pugliese messo da parte una analoga, da me inserita nello schema precedente, con la motivazione di. .. non aver mai chiesto un simile impianto. Ed eccoci alle prospettive di sviluppo dei settori produttivi. Lo schema premette che molti studi debbono ancora essere condotti a termi11e, prima che sia ben chiaro il quadro complessivo delle cose da fare. Ciò detto, il primo obiettivo resta sempre lo sviluppo del settore agricolo, che potrà avvenire seguendo le due direttrict del riordinamento colturale e dell'aumento di efficienza. Vengo·no passate in rassegna le prospettive delle principali produzioni, con incoraggiamento all'affinamento produttivo nei settori vitivinicolo, olivicolo, orticolo e frutticolo, anche in relazione alla possibilità di creare impianti industriali per la trasformazione dei prodotti. Molto maggior cautela biso,gnerà avere con le colture industriali della barbabietola e del tabacco, per le quali il mercato si va facendo molto difficile, specialmente in seguito alle nuove regolamentazioni comunitarie. Il miglioramento dell'efficienza delle strutture agricole potrà essere ottenuto eliminando gli ostacoli attuali (basso reddito, polverizzazione della proprietà, rapporti contrattuali abnormi, difficili condizioni di vita civile, inadeguatezza dell'organizzazione commerciale) e con l'introduzione di alcuni fattori di decisiva importanza, come la formazione professionale, l'assistenza tecnica, l'irrigazione, il miglioramento delle condizioni di vita, la sistemazione del suolo ed il rimboschimento, la ricom94 ..... Biblioteca Gino Bianco
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