Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

Puglia da progran11nare giungere l'obiettivo finale di un accostamento tra situazione pugliese e situazione nazionale. Uguale scarto esiste tra la previsione di aumento percentuale del reddito, pro-capite della Puglia - che dovrebbe essere del 5,6% - e quella relativa alla media nazionale, che è del 4,4%. Altrettanto si dica per il valore aggiunto per addetto (5% per la Puglia e 4,2% per l'intero paese). Per l'annullamento degli squilibri di reddito medio p1 ro-capite fra la Puglia e le altre regioni è necessario ristrutturare i settori agricolo e commerciale ed eliminare le numerose sacche di inefficienza che si riscontrano anche nel setto·re industriale. Questo discorso viene utilmente ripreso poi in sede di ipotesi di assetto territoriale. Prima di affrontare la parte della politica di interventi nei settori produttivi si sofferma ad esaminare i problemi dell'occupazione e degli impieghi sociali. Per quel che riguarda l'occupazione, a parte quel che si è già detto, bisogna aggiungere che lo schema prevede una tendenza all'annullamento del saldo migratorio, riferendosi al 1980. Per il periodo 1966-1970, si prevede una emigrazione ulteriore di circa 100.000 unità (di cui circa 50.000 attive), contro una emigrazione di 152.000 accertata nel quinquennio precedente. A proposito degli impieghi sociali, lo scl1ema indica come necessaria per la regione pugliese una quota dell'8,7% degli investimenti che in questo settore il piano nazio11ale prevede globalmente nel Paese. Tale quota è leggermente superiore a quella che spetterebbe alla Puglia in considerazione dell'incidenza che la sua popolazione ed il suo territorio hanno sull'intero Paese, ma si giustifica con la necessità di recuperare molto terreno, specialmente nei settori degli ospedali e dell'approvvigionamento idrico, per il quale il discorso è piuttosto complesso. È stata fatta una indagine abbastanza accurata per quel che riguarda, in particolare, tutte le esigenze della regione in fatto di ospedali (occorrono investimenti per almeno 50 miliardi), di assistenza sociale per i minori, i sub-normali, i disadattati e gli anziani, di abitazioni (occorrono per il 1970 altri due milioni di stanze), di scuole (ci vogliono non meno di 13.000 aule soltanto per soddisfare le esigenze della scuola dell'obbligo, oltre ad un migliaio di aule per le scuole secondarie), di politica della ricerca (si torna a parlare del protosincrotrone), di politica dei trasporti, del traffico e delle infrastrutture viarie. Due punti interessano particolarmente. Il -primo riguarda la possibilità di creare una terza università, per via del superaffollamento delle due già esistenti. Il secondo riguarda le cosiçldette infrastrutture: viene ipotizzata la costruzione dell'autostrada Bari-Taranto-Calabria, mentre si 93 Biblioteca Gino Bianco

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