.. I Sviluppo per « blocchi di investiJnento » rizzazione e concentrazione tornano a fondarsi su relazioni di causalità tra un fenomeno e l'altro. La rinnovata coscienza delle difficoltà che sorgono nel dare la forma di rigide leggi causali a quelle relazio,ni (che tutt'al più hanno il carattere di « leggi probabilistiche » o di « regole di procedura » ), ha fatto sorgere all'Italconsult l'idea del « polo integrato ». L'idea è nata osservando che la principale difficoltà incontrata da un'industria appena sorta in una regione non ancora industrializzata è di non avere vicine le fonti di approvvigionamento (input), le unità intermedie ed ausiliarie che l'accompagnano durante i suoi processi di produzione e infine le industrie che costituiscono parte dello sbocco (out ... put) dei suoi prodotti. D'altra parte, si è notato, le imprese fornitrici, quelle intermedie ed ausiliarie e quelle clienti non hanno alcun incentivo a localizzarsi in una regione nella quale non vi siano anche u11a o più principali, motrici dell'attività industriale regionale. Si crea, in virtù del vicendevole condizionamento, un circolo vizioso, perché né le une né le altre imprese trovano un ambiente industriale sufficiente ad interessarle. L'unica via per rompere il problema circolare della mancanza •di reciproca integrazio·ne rimane allora quella di creare contemporanea-mente, in date aree, degli insiemi di unità industriali principali con similitudine di tecniche produttive (prodotti simili, o diversi, ma con similitudini di input essenziali) e le relative unità intermedie ed ausiliarie ad essi necessarie. Il progetto Italconsult ha integrato l'antico sistema di interrelazioni in-dustriali, inserendo, tra le unità principali di produzione e le unità di consumo, la rete delle aziende intermedie. L'importanza di queste, nell'economia moderna, è fondamentale. Se si guarda una tabella di interrelazioni industriali, ci si accorge infatti che la sua prima riga, quella delle industrie di base, e l'ultima, quella delle industrie dei prodotti finiti (che SO anni or sono costituivano la tabella da sole) oggi non rappresentano che la parte più limitata dell'attività industriale, nell'ambito della quale la produzione di beni e servizi intermedi ha preso il posto preponderante. Lo sviluppo dell'attività industriale, infatti, è stato reso possibile grazie alla sp-ecializzazione sempre più spinta di ogni fattore di produzione, Per essere competitiva nell'economia moderna, un'impresa deve poter concentrare ogni sforzo - e quello tecnico in particolare - sulla sua attività principale, e rivolgersi, per tutte le attività connesse, a unità specializzate di altri fornitori di beni e servizi: Solo così i costi diventano più bassi di quelli che si otterrebbero se si dovesse disperdere lo sforzo su produzioni diverse, pur complementari o verticalmente integrate. 79 · Biblioteca Gino Bianco
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