Enzo Vellecco Tra la fine del 1965 e il principio del 1966 vennero assunte due importanti partecipazioni: una al 50%, con l'Istituto Romano di Beni Stabili, nella BESTAT (società immobiliare con sede a Taranto); l'altra, di maggioranza, nella Società Romana Supermarkets, onde questa si è trasfo_irmata in Società Generale Supermercati e si è trasferita con la p,ropria sede a Napoli. A questi investimenti, nei settori del risanamento urbanistico e della distribuzione al dettaglio su larga scala, fecero in un certo senso da pendant due iniziative nel settore dei servizi pubblici, di più diretta ed evidente ispirazione IRI: la parteci·pazione alla costituzione dell'INFRASUD e l'assunzione di una quota del capitale SIP. Si giunse così al principio del 1967: erano trascorsi ormai quattro anni dalla nazionalizzazione e alcune circostanze che avevano determinato il carattere dei primi investimenti erano venute meno, mentre cominciavano a farsi sentire, con sempre maggiore insistenza, esigenze nuove che deterntinavano il problema di dare, ad alcune iniziative già intraprese, una dimensione economicamente più adeguata al rispettivo tipo di attività. La SME affronta questo mutato quadro di esigenze con alcune importanti decisioni. Nel settore cartario, attraverso la CELDI1\ viene rilevata la maggioranza del pacchetto azionario della Cartiera Italiana S.p.A., che a sua volta aveva già incorporato la Cartiera Subalpina Sertorio. Questa nuova organizzazione, con quattro stabilime11ti (tre in Piemonte: a Sesia, Quaro11a e Coazze e uno, già menzionato, a Chieti) dovrebbe consentire alle aziende del settore cartario facenti capo alla SME, e alla DOMTAR, di raggiungere migliori posizioni competitive sia sotto il profilo dimensionale, sia per la maggiore diversificazione dei tipi di carta producibili. Nel settore elettromeccanico, dopo l'acquisizione del pacchetto azionario della Fabbrica Accumulatori Hensemberger, da parte della FAP, e in seguito alla stipula di un accordo di assiste11za tecnica con una importante azienda americana, si riesce a conseguire u11a gestione più economica che consentirà certamente l'ulteriore ammodernamento ed ampliamento dello stabilimento di Casalnuovo oltre che il coordinamento dei processi di produzione con quelli svolti nello stabilimento di Monza. Infine si riesce a fare entrare in funzione ad Airola (Benevento) un nuovo stabilimento dell' ALFA-CAVI. Si tratta di un complesso di investimenti la cui entità, ovviamente, non è data soltanto dalla misura delle partecipazioni dirette della SME al capitale sociale delle singole aziende, ma anche dai crediti finanziari non concessi, che sono andati sempre aumentando e che, nell'ultimo esercizio, ap•paiono quasi raddop·piati. Ciò che interessa però qui rilevare è che questi investin1enti nel settore cartario ed elettromeccanico 01 bbedisco;no ad una esigenza di coerenza pro·duttiva: quasi una conseguenza di logica economica che discende dal carattere delle prime partecipazioni in quei settori. Un interesse nuovo, invece, e sempre più accentuato, tende a manifestarsi ulterior1nente per i settori immobiliare e dei servizi. In questi ultimi 58 BibliotecaGino Bianco ._
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