Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

GIORNALE A PIU' VOCI Università: attendendo l'autunno La ripresa autunnale dei corsi tiene in uno stato d'ansia, a mala pena contenuto durante queste lunghe ferie estive, tutti i partecipanti, a qualsiasi livello, al mondo universitario: preoccu•pa i docenti, o almeno la maggior parte di essi, che non sanno se, con il prossimo anno accademico, ritroveranno quell'atmosfera ostile che nei loro confronti si è creata non solo fra gli studenti, ma spesso anche nella pubblica opinione; preoccupa gli studenti « indifferenti», che nelle occupazioni a catena e nelle rip·etute sospensioni deì corsi e degli esami vedono soltanto un elemento che ritar,da quella carriera scolastica che hanno so·p·rattutto gran fretta di completare; preoccupa gli studenti, diciamo così, « moderati », i quali temono s.ia l'estremismo, il rifiuto di ogni compromesso, di cui parecchi dei loro colleghi si fanno portatòri - che potreb·be bruscamente interrompere, come contraccolpo, qualsiasi possib,ilità d'incontro e di dialoigo con i docenti, ·che, là dof\Te è stato iniziato, ha dato anche qualche buon risultato -, sia un eventuale rarefarsi dell'atmosfera e dell'impegno che lascerebbe tutto come pri1na; preoccupa naturalmente anch·e gli stessi studenti estremisti, che attendono l'a11tunno per riprendere, se possibile in forma più violenta, la loro battaglia e che non sanno se troveranno ampio seguito fra i loro colleghi o se saranno condannati ad uno sterile isolamento; e, per com·pletare il quadro, diremmo che preoccupa persino il personale subalterno che teme di trovarsi coinvolto, come per il passato è talora accaduto, negli sco1 ntri che purtroppo minacciano ancora di svolgersi nelle sedi de11e Università. Tutte queste preoccupazioni non sono affatto infondate; ma la cosa più facile da prevedere è quella che la ripresa autunnale dei co,rsi universitari molto d,iffioilmente potrà essere tranquilla: ed è un errore quello di credere che, o,ve fosse stata approvata sul finire della scorsa legis·latura, o, ove venisse approvata dal governo Leone prima della riapertura autunnale, la riforma universitaria, anche se questa fosse la migliore delle riforme possibili, il prossimo anno accademico ,in,izierebbe in tutta calma, in un'atmosfera serena. Vedremo poi meglio che cosa ci rende persuasi di tutto questo, ma per il momento è necessario p·remettere che con questo non vogliamo dire che t1na so1 luzione legislativa del p•roblema universiitalìio sia, a questo punto, perfettamente inutile; anzi, pii1 che mai essa è urgente ed addirittura indispensabile: perché la peggiore disgrazia, fra le tante di cui essa· gode, che potrebbe capitare all'Uni, 1ersità sarebbe proprio quella di iniziare l'anno accademico il1vece che sotto l'auspicio di un robusto e concreto avvio di una nuova legislazione universitaria, discussa e approvata 52 BibliotecaGino Bianco

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