Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

NOTE DELLA REDAZIONE Fascicoli da bruciare Che ci sia stato o non ci sia stato nel 1964 un tentativo di violen,tare la situazione politica con un colpo di stato, è itna questione posta in ter1nini semplicistici. La comrnissiorie Lornbardi ha escluso nella sua inchiesta che ci sia stato un colpo di stato, ma ha pure affern1ato che comunque le disposizioni inipartite a quel tempo dal generale De Lorenzo ai carabù1ieri erano tecnica1nente tali da risultare in buona parte ineseguibili, onde un colpo di stato non sarebbe stato possibile. In pari tempo la commissione Lombardi ha accertato che il gerierale De 1-AJrenzo è andato ben al di là dei limiti consentiti dai suoi poteri quando ha predisposto, per fronteggiare eventuali moti di piazza, it11 piano operativo che doveva restare affidato soltanto all'arma dei carabinieri, prescindendo dalla respon,sabilità degli organi preposti alla tu,tela dell'ordine pubblico (Ministero degli Inter11i). In altri termini, il generale De Lorenzo potrebbe aver avuto l'inten,zione, ma non la capacità tecnica di orga11izzare un colpo di stato; oppure avrebbe voluto far credere, per co11to di qualcuno, che, se la situazione politica non avesse preso la piega che qualcuno voleva che prendesse, tutto era già predisposto per 1nettere le cose a posto, u1ia volta per sempre. Tutto questo si può dedurre dalla relazione della Conimissione Lombardi che assolve De Lorenzo dall'accusa di avere organizzato un colpo di stato, nia lo condanna per i suoi intrighi. E anche altri generali dei carabinieri, legati, per motivi di carriera, al generale De Lorenzo, escono malconci dalla relazione Lombardi, onde veran1.ente appare discutibile la decisione con la quale il generale Celi è stato chiamato a sostituire il generale Manes. Si può concludere, quindi, che, pur concedendo che non si possa parlare di un colpo di stato, risulta evide11te che le degenerazioni del Sifar e « un'anormale com1nistione fra fu,nzioni e attività dell'arma dei carabinieri e funzioni e attività dei servizi di sicurezza, con un costante ed abituale abuso di potere » (non abbianio citato ora «Paese-sera», ma « Il Corriere della sera»), ci sono state; e naturalniente erano tali che alla fine avrebbero potuto anche risolversi in, un colpo di stato. A nostro giudizio, coniunque, non, è tanto importante che si accerti se nel 1964 il generale De Lorenzo (di sua iniziativa o su mandato del Presiden,te della Repubblica, on. Segni: l'inchiesta della con1missione Lombardi non. doveva indagare sui mandanti politici delle azioni che si addebitano al generale De Lorenzo ed ai suoi collaboratori, ma essa ha indirettamente confermato quanto si supponeva a proposito di Segni, che era ossessionato dal problenia dell'ordine pubblico o era addirittur·a intenzionato a liquidare Moro e il ce11;tro-sinistra, come nel 1958 aveva liquidato Fanfani, e quindi 43 · s·bliotecaGino Bianco

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