Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

Fran,cesco Farina tri siffatti, impegnati in un tipo di ricerca che Caianiello definisce « cooperativa», potrebbero avere anche la funzione di attrarre quella ricerca « competitiva » che le industrie svolgono nei campi particolari che più le interessano per loro specifiche produzioni .. Le industrie più progredite sentirebbero infatti l'esigenza di localizzare i propri laboratori vicino agli istituti dell'Area. È un po' quello che avverrà con il nuovo centro del CNEN di Rotondella, nella piana di Metaponto. Si tratta di un impianto « pilota » per la ricerca di dati sui metodi e sui costi dell'intero ciclo del combustibile uranio-torio. Lo sfruttamento su scala industriale dei risultati conseguiti per la produzione di energia nucleare verrà curato dall'ENI con una grande centrale elettronucleare, la prima della « nuova generazione )>, che resterà a lungo l'unica in Italia. E non è escluso che un tale con1plesso possa richiamare in seguito iniziative industriali per le quali occorre valersi del combustibile prodotto, nonché imprese elettrotecniche e di meccanica fine per gli studi che in questi altri campi il centro si pro.pone di sviluppare. La Campania, tuttavia, rimarrà la regione più adatta nel Sud per sperimentare un collegamento proficuo fra centri della ricerca scientifica e complessi industriali. A valorizzare pienamente l'Area della ricerca, si dovrebbero, comunque, creare istituti specializzati nella ricerca applicata cui le imprese potrebbero affidare commesse secondo l'esempio già citato della Pirelli nei confronti dell'Istituto Battelle di Ginevra. Di una tale esigenza si è reso anche conto il governo Leone, che prevede la costituzione di un fondo, gestito dall'IRI, allo scopo di finanzia~e programmi di ricerca scientifica a beneficio delle imprese. Quale localizzazione migliore potrebbero trova,re i centri da istituire a tal fine, di quella all'interno del1' Area? Sempre per la Campania potrebbe poi essere valida la proposta dello stesso Pirelli di creare « un istituto specializzato in un determinato ramo al servizio di tutte le in·dustrie dei sei paesi del MEC. Ciò permetterebbe ovviamente la creazione di unità di dimensioni sufficienti per farne degli organi scientifici importanti ed economicamente sani» 14 • In un prossimo futuro una simile concentrazione per la ricerca scientifica potrebbe sorgere anche in Calabria, « a monte» della nascente Università « tecnologica ». Com'è noto, l'obiettivo è quello di mettere a disposizione del Mezzogiorno una fucina di « quadri specializzati » e di verificare altresì la possibilità di richiamare industrie « a valle » di essa. ·Inoltre, poiché per uno sviluppo equilibrato della Calabria non si 14 Rel. Pirelli, cit. 32 Biblioteca Gino Bianco

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