Il « gap » del Mezzogiorno Il Piano, oltre a menzionare le industrie meccaniche fra quelle più adatte all'insediamento nel Mezzogiorno, cita anche il settore chimico. Esso è senz'altro particolarmente indicato, ed è opportuno quindi assecondarne ed accelerarne lo sviluppo, perché già in atto. E importante infatti sottolineare come questo ramo vanti un'alta produttività (incremento del 114% negli anni dal 1951 al 1961), il che tuttavia non impedisce l'espansione dell'assorbimento di manodopera, come è dimostrato dal fatto che gli addetti a questo settore sono passati dal 2,2% al 3,5% del totale degli occupati nell'industria manifatturiera del Mezzogiorno. *** Ecco quindi a grandi linee quale assetto globale l'industria tradizionale dovrebbe assumere nel Mezzogiorno, facendo della ricerca tecnologica l'elemento decisivo del proprio sviluppo. A quest'opera di rafforzamento dell'industria manifatturiera si deve affiancare l'insediamento nel Sud di quelle industrie avanzate quali l'elettronica e l'aeronautica, cl1e sotto molti aspetti potrebbero segnare un « decollo » per tutto l'apparato produttivo meridionale: in particolare per il decisivo impulso che darebbero alla ricerca, con benefici capaci di propagarsi a tutto l'apparato industriale. Le particolari infrastrutture indispensabili a tali imprese sono già in fase di attuazione. Ma è l'Area per la ricerca scientifica in via di realizzazione a Napoli che potrà rappresentare un importante « fattore agglomerativo » per le industrie « scientifiche ». A giudizio del prof. Caianiello essa eserciterà infatti una funzione di attrazione per le industrie di tipo nuovo. Inoltre potrà costituire un fattore di avanzamento tecnologico per le industrie manifatturiere, dal momento che questi laboratori effettueranno ricerca applicata in « problemi di ampia portata che è interesse comune delle industrie affidare a centri di ricerca altamente qualificati, senza riserve di vincoli brevettati » 13• Poiché si sono sottolineate le scarse possibilità economicl1e di portare avanti ricerche in proprio da parte delle industrie meridionali, esse potrebbero collaborare finanziariamente ai programmi dei vari istituti, in proporzione ai risultati cui sono interessate. Per fare un esempio, tale metodo è già in atto nel Nord riguardo alla ricerca sull'energia da combustione svolta dalla Stazione Sperimentale Combustibili di Milano. Ce11-· 13 Relazione del prof. Eduardo Caianiello sul tema « La ricerca scientifica nel quadro del programma di sviluppo economico della Campania», Napoli 12 maggio 1967. 31 · BibliotecaGino Bianco
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