Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

Francesco Fariria Come ha osservato l'ing. Pirelli, la ricerca industriale « non è suffi.. · ciente a originare risultati concreti se non ha a valle una fabbrica in grado di recepire e di tradurre rapidamente in realtà le innovazioni che ad essa sono proposte » 4 • È infatti soprattutto in qu~sto divario strutturale che consiste il nostro maggiore distacco dagli Stati Uniti. La Francia se n'è accorta da te1npo inat1gurando una politica di concentrazioni in·dustriali nei maggiori settori produttivi (siderurgia, meccanica, chimica) dal momento che, com'è noto, la misura aziendale media delle imprese francesi è notevolmente inferiore a quella delle imprese degli altri paesi europei. Da noi il rapporto fra imprese grandi e medio-piccole è p,iù alto che oltr'Alpe. Tuttavia - come ha rilevato un relatore al convegno organizzato dalla FAST (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) lo scorso anno - la maggior parte delle nostre industrie sono imprese medie che hanno « la capacità di applicare nuove tecniche tali e quali », mentre soltanto pochiss,ime sono in grado di elaborare nuovi metodi, o solo di migliorare quelli esistenti. Altro problema da affrontare per gli industriali, strettamente connesso al precedente, è quello della redditività della ricerca. Solo le grandi impr~se possiedono i capitali umani e finanziari per attuare almeno « l'investimento minimo » cl1e risulti produttivo nella ricerca. La nostra arretratezza è dimostrata, inoltre, dal « tempo di imitazione », ossia il periodo necessario affinché un'industria possa iniziare la produzione di un prodotto nuovo inventato in un altro paese. In Italia - in un settore rappresentativo dal punto di vista della ricerca com'è quello chimico - esso è calcolato in circa 14,7 anni relativamente alle materie sinteticl1e. Il ritmo di rinnovamento dei prodotti è quindi notevolmente più basso in Italia di quello che caratterizza i ,principali paesi europei, avendo la Germania un « tempo d'imitazione » di 4,7 anni, l'Inghilterra di 9,8, la Francia di 11,8, sempre in relazione al settore chimico. L'importanza economica del rinnovamento sta nel fatto che, lanciando un nuovo prodotto con successo, si può aumentare molto rapidamente la produzione. A questo proposito l'ing. Girotti dell'ENI ha osservato che « la produzione -di prodotti nuovi aumenta, com'è ovvio, pi11 rapidamente ·di quella dei prodotti vecchi; e cioè, per ogni dato prodotto, la produzione aumenta più rapidamente nei primi anni in cui è immesso sul mercato» 5 • E dal punto di vista della vendita - secondo il presi4 Relazione sul tema « Ricerca scientifica applicata e industria», svolta dall'ing. Leopoldo Pirelli dinanzi alla Commissione Industria della Camera il 14 dicembre 1967., 5 Relazione sul tema « Ricerca scientifica applicata e industria », svolta dall'ing. Girotti, vice presidente dell'ENI, dinanzi alla Commissione Industria della Camera il 7 luglio 1967. 22 -- BibliotecaGino Bianco

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