.. Il disordine itrban,istico il 1° settembre, quando, con la scadenza delle norme transitorie, ogni attività edilizia sarà subordinata alla pianificazione e alla regolazio,ne urbanistica. Le proposte di emergenza possono senza dubbio arginare le pressioni, che non mancheranno, per la ripresa di un'attività caotica e s1 peculativa, come possono anche rappresentare un correttivo all'altro• non meno grave pericolo dell'apertura di una nuova crisi di tutto il settore dell'industria edilizia. Una paralisi del settore sarebbe gravissima anche perché favorirebbe il riformarsi di quel clima da guerra santa, strumentalmente gonfiato cinque anni fa, contro l'unico e ormai indilazionabile projvvedimento da prendere: una decisa riforma della legislazione urbanistica. Che a questa conclusione si dovesse giungere, era abbastanza scontato. È la medesima sentenza della Corte Costituzionale a porsi in questa logica, e, in una intervista all'« Astrolabio », lo stesso Presidente della Corte, prof. Aldo San·dulli, ha espresso 1nolto chiaramente un proprio parere sulla op,portunità di una tempestiva riforma urbanistica 3 • Non ci si può, tuttavia, sottrarre ad un sentimento di amarezza che nasce dal dover constatare che questa stessa conclusione, oggi ripresa in modo concitato e drammatico, sotto la pressione di un infinito numero di scadenze urgenti, apriva la vicenda urbanistica italiana, fino alla crisi del 1963 e al successivo lento declino di una volontà riformatrice, dando ragione a chi in quegli anni metteva in guardia il paese contro ulteriori dilazioni 4 • ; · 3 « L'importante è, però, che sia emanata senza indugi una nuova legge urbanistica integrale e definitiva; che essa tenga presente la Costituzione; che contenga strumenti adeguati a fronteggiare gli abusi, tanto dei privati come dei ,pubblici poteri. E tanto più sarà da apprezzare, in quanto riesca a porre gli oneri dell'urbanizzazione -- e non soltanto di quella primaria - a carico di coloro che utilizzino i suoli urbani a fini edilizi. Gli incrementi di valore di questi hanno la loro radice nelle capacità, nell'operosità, nel civismo dell'intera comunità locale. Sono questi il fondamento primo del progredire e dell'espandersi dei centri abitati. Non è giusto perciò che ne benefici parassitariamente chi non ne ha merito, rimanendo gli oneri dell'espansione a carico della comunità. Queste considerazioni possono e debbono essere poste alla base, oltre che del rinnovamento della finanza locale, anche della moralizzazione della vita delle comunità e dei rapporti dei cittadini con le amministrazioni.» Nella stessa intervista rilasciata all' « Astrolabio », il prof. Sandulli, notava anche, in risposta ad una precisa domanda del giornalista: « Personalmente ritengo che i1l rinnovamento della legislazione urbanistica non potrà non prendere le mosse da una approp,riata definizione e delimitazione - ai sensi del 2° comma dell'art .. 42 della Costituzione - della posizione del proprietario in ordine all'utilizzazione edilizia dei suoli. » 4 Nella prefazione al volume: Lo scandalo urbanistico (Vallecchi 1964), l'ex ministro dei LL.PP ., on. Fiorentino Sullo, osservava:. « occorre fare presto. Ogni giorno che passa la ~ituazione muta. E i rimedi validi ieri diventano inopportuni domani». 15 B.ibli teca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==