Nord e Sud - anno XV - n. 104 - agosto 1968

Maria Ciranna Venturini Si tratta di nodi, di p·unti critici della nostra organizzazione sociale, che la sentenza ha indirettamente richiamato e che costituiscono altrettanti elementi da con·siderare ai fini di un'azione futura. Nel corso dell'assemblea straordinaria dell'Istituto Nazionale di Urbanistica che si è svolta a Roma il 10 luglio s·corso, sono stati indicati alcuni provvedimenti che potrebbero essere presi dalle pt1bbliche autorità nell'immediato futuro: il rafforzamento e l'accentuazione degli interventi edilizi nell'ambito della legge 167; la esclusione di interventi edificatori al di fuori della stessa legge e di piani particolareggiati; tempestive e sollecite istruzioni agli uffici tecnici erariali; la definizione provvisoria di un -compenso simbolico ai vincoli (ad esempio, l'esenzione fiscale). La stessa mozione finale dell'assemblea dell'Istituto formula alcune proposte interlocutorie. Esse rispecchiano i termini in cui si è tenuto il dibattito e propugnano l'adozio 1 ne, « nella attesa della futura legge urbanistica», di un provvedimento legislativo che si ispiri ai seguenti . . . pnnc1p1: - la proprietà del suolo non comprende il diritto di edificazione; - il diritto di edificare appartiene ai comuni, salvo gli interessi dello Stato e delle regioni e va considerato una facoltà da esercitare in base a concessione ad operatori pubblici e privati; - l'edificazione è regolata unicamente dai piani regolatori; - i comuni hanno facoltà di espropriare tutti i terreni co·mpresi nei piani con un indennizzo compensativo dei valori derivanti dall'opera dell'uomo, esclusi i valori provenienti dall'opera della collettività. La mozione conclude, infine, invitando Comuni, Comitati Regio·nali per la Programmazione Economica, Prefetti, Ministro dei Lavori Pubblici, ognuno per la parte di sua competenza, a proseguire nell'opera di pianificazione, a mantenere le scadenze fissate dalla legge--ponte e a sollecitare gli adempimenti che la stessa prevede per accelerare l'iter dei piani regolatori. Con questo ultimo atto ufficiale dell'INU si chiude, almeno per il momento-, il dibattito riaccesosi due mesi or sono, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, e sarà probabilmente necessario attendere la ripresa dell'attività parlamentare per seguirne gli ulteriori sviluppi. Ma è chiaro che nei prossimi mesi, nonostante il generale rallentam,ento delle attività a causa della parentesi estiva, la somma di interessi e di rivendicazioni, che la sentenza ha certamente messo in movimento, non mancherà di farsi sentire, negli atti dell'ordinaria amministrazione degli enti locali, nei provvedimenti amministrativi che gli organi tutori e i comuni sono tenuti a prendere in adempimento alla legge-ponte, e in particolare dopo 14 ..... Biblioteca Gino Bianco

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