{ Massimo Galluppi - Franco Scaglia e la follia - il folklore se si vuole - dei giorni di maggio : le bandiere rosse e nere alle finestre e sui tetti delle facoltà, le scritte e i manifesti murali che hanno tappezzato i muri del Quartiere .Latino, i ritratti di Marx, di Lenin, di Trozki, di Mao, di Guevara· incollati sulle facciate interne del cortile della Sorbona, discussioni interminabili e musica jazz negli anfiteatri; l'Odeon occupato e ribattezzato ex-teatro di Francia, grande esperienza di défoulement collettivo, la parola a tutti - la sinistra rivoluzionaria, anarchici fraterni e catastrofici, gollisti e tecnocrati (in mino·ranza), clochards, capelloni, blousons noirs, signore del bel mondo in cerca di emozioni supplementari, snobs a non finire, insomma tutto quello che in fatto di fauna umana si può trovare in una città come Parigi. ~ Ma sul piano culturale la « rivoluzione di maggio » non è stata soltanto questor È stata essenzialmente: 1) il rifiuto della cultura accademica tradizionale, l'inserimento violento e brutale della politica nell'Università; 2) le contestazioni del principio di autorità. Nel primo caso, è difficile dire se si tratta di una conquista definitiva. Molto dipenderà dagli studenti, e molto dal governo e dalle autorità accademiche, dalla loro disponibilità ad accettare la sfida ed il rischio che questa comporta. Nel secondo caso, parlare di conquista o di acquisizione definitiva no11 ha neppure senso. Il principio di autorità è insito nel concetto stesso di I pcietà e la collettività non può farne a meno. Ma nella rivolta degli 1 , tudenti - rivolta radicale e collettiva - contro il potere costituito vi ' la base per la costituzione di nuovi rapporti. La rivolta degli studenti - ha scritto Edagar Morin - si è estesa come un fenomeno di « riso- . nanza » a tutti gli strati della società francese. In questo avvenimento sono contenute le premesse di un mondo nuovo. MASSIMO GALLUPPI Considerazioni· intorno al teatro di Franco Scaglia Sul teatro italiano come teatro di classe. •Accade la sera, dopo il lavoro, di corsa a casa per cambiarsi, un panino oppure lo stomaco vuoto da riempire dopo. Ora finalmente a compiere il Rito. Entrare nel teatro. Al teatro si accede con amici lo stesso annoiati e bisognosi di un divertimento che possegga pure qualche 94 Biblioteca Gino Bianco
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