.. I La rivolta degli « arrabbiati » posso·no accusare i comunisti e la sinistra non comunista di essere stati complici del gollismo o di non avere de11unciato abbastanza le deficienze e le ambiguità della politica economica e sociale voluta da Pompidou e dal suo governo. Ma, quando gli studenti sono scesi in massa nelle strade di Parigi per fare la loro battaglia contro il potere costituito, la sinistra ufficiale non ha capito il senso della loro protesta e le sue reazioni sono state ambigue, o determinate dalla semplice volontà di strumentalizzare un avvenimento che aveva scosso profondamente la sensibilità dell'opinione pubblica. Lo ha detto molto bene Jean Daniel nell'editoriale del « Nouvel Observateur » del 15-21 maggio: « Ci può dispiacere, ma non possiamo tacerlo: le forze vive della contestazione non si sono riconosciute, nel corso degli ultimi avvenimenti, nelle strutture ufficiali o elettorali dell'opposizione. Ciò che si metteva in questione non era soltanto la società gollista, ma la nostra società nel suo insieme con i suoi apparati ed i suo stati maggiori politici ». Si deve forse pensare cl1e i gruppi dirigenti della sinistra non conoscessero il disagio degli studenti? Lo conoscevano, probabilmente - anche se questo non è affatto sicuro - ma no•n attribui- ' vano agli studenti la forza e l'immaginazione per prendere l'iniziativa della contestazione. Si sbagliavano, e nella Sorbona occupata gli studenti hanno scritto: « l'imagination a pris le pouvoir ». *** La protesta degli studenti non è nata il 3 maggio. Soprattutto non è nata dal nulla o per caso. Al contrario, ha le proprie radici nella società francese e si spiega con l'incredibile debolezza delle sue strutture universi tari e. Sebbene sia più moderna, più efficiente, più ricca e più colta di quella italiana, l'Università francese è malata. Le ragioni del male sono diverse. La prima, la più percettibile, è nell'insufficienza dei mezzi che le sono messi a disposizione. Il governo gollista sostiene di avere speso per l'Università molto più di quanto non abbiano speso i governi della Quarta Repubblica. Sostiene anche che il bilancio dell'istruzione pubblica in Francia è molto più elevato di quanto lo sia nella maggior parte degli altri paesi dell'Europa occidentale. In realtà, l'insufficienza dei mezzi - effettivi, attrezzature e fondi necessari alla elaborazione di un programma di sviluppo capace di far fronte alle necessità più urgenti - è un fatto difficile da contestare. Si tratta di una realtà così evidente e che colpisce così profondamente la popolazione degli studenti, che i 89 BibliotecaGino Bianco
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