.. I La rivolta degli « arrabbiati» pare le Facoltà. Alla Città Universitaria di Parigi una decina di padiglio,ni presi d'assalto, giù le bandiere nazionali, su quelle rosse e nere della rivoluzione, scritte antigolliste, anticapitalistiche, antirevisioniste e contestative dappertutto, espulsi o esautorati i vecchi organi direttivi, autogestione e rivoluzione culturale. Alla Renault e alla Citroen gli operai sono rimasti nelle fabbriche ed hanno bloccato la produzio-ne fino alla vigilia delle elezio-ni, malgrado gli appelli all'ordine del governo e la polemica del PCF e della CGT contro i sostenitori dello sciopero ad oJ, tranza. Vi sono stati scontri durissimi fra i dimostranti e la polizia a Flins, l'intera zona isolata da una specie di cordone sanitario, impiego su vasta ·scala di elicotteri e di forze speciali della polizia e dell'esercito. Vi sono stati scontri violenti a Sochaux, due morti fra gli operai. Voci incredibili circolavano al Quartiere Latino nel gruppo degli irriducibili. Si diceva che vi era stato un tentativo di rivolta st1lla portaerei Clemerzceau e s•ubito venivano in mente i marinai della Potetnkin e le bellissime inquadrature del film di Eisenstein. Il 17 giugno la bandiera rossa ha smesso di sventolare sulla cupola della Sorbona: « la rivoluzione popolare - hanno risposto gli studenti - non ha templi, la lotta continua ». La restaurazione è un fatto compiuto, ma niente può tornare vera- . . mente come prima. Gli avvenimenti di maggio, quale che sia il giudizio complessivo che se ne voglia dare - rivolta, rivoluzione, grande esplosione di passione politica, frenesia libertaria, folklore, esibizionismo, rabbia gio,vanile, rifiuto del mondo e dei valori degli adulti, rigurgito di violenza o protesta contro la violenza occulta del potere politico co-stituito sull'insieme del corpo sociale - sono un fatto politico -di cui la Francia non potrà non tenere conto; di cui non potrà sbarazzarsi come di qualcosa di accidentale, perché, qualunque cosa faccia, quale che sia la sua scelta politica, ne rimarrà segnata per molto tempo.· · *** L'elemento dinamico della crisi è stata l'azione degli studenti. Gli studenti hanno svolto un ruolo di primo piano. Sono stati il « detonatore » che ha fatto scoppiare la nvolta. La crisi di maggio è esplosa come una bomba ed ha sorpreso un po' tutti. Governo, partiti, sin-dacati, uomini politici - a destra e a sinistra - e tutti i settori dell'opinione pubblica sono stati colti di sorpresa, · e questo spiega in gran parte perché le loro reazioni siano state, a seconda dei casi, così violente o incerte o maldestre. La verità è che fino a due mesi fa la Francia sembrava essere immune dal grave malessere che turbava !''Università in Italia e in Germania e aveva provocato gli 87 BibliotecaGino Bianco
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