Ugo Leone Per questi motivi è certo che, questa volta, gli israeliani non si lasceranno giocare come nel '56, ma, in caso di negoziato, esigeranno precise garanzie sul libero accesso al Canale di Su~z com·e al Golfo di Aqaba. Conseguenze e prospettive. - La vittoria di Israele è stata una specie di « terremoto » che ha portato alcu11i mutamenti nella situazione internazionale, con particolare riguardo, naturalmente, al Medio Oriente. Israele, militarmente superiore agli arabi, era, all'inizio della guerra, diplomaticamente isolato: l'Unione Sovietica appoggiava « a scatola chiusa » ogni azione anti-israeliana, mentre la simpatia occidentale per Israele era sem.pre intiepidita dal desiderio di non inimicarsi troppo i paesi arabi che detengono gran parte delle riserve mondiali di petrolio. Con le minacce arabe di sterminio nei co·nfronti del popolo ebraico, Israele ha guadagnato una grossa forza, non tanto territoriale o militare, quanto morale; che si è tradotta nell'ampia e profonda solidarietà che nel giugno 1967 gli manifestarono tutte le popolazioni occidentali, e non solo occidentali. Gli Stati Uniti. - « Il Medio Oriente - scriveva J. F. Kennedy - è un monumento dell'incapacità occidentale di rendersi conto dei problemi. Negli ultimi otto anni l'occidente ha vergognosamente assistito alla liquidazione della sua potenza in tutta una zona mentre l'Unione Sovietica vi conquistava importanti roccaforti. E più che in ogni altro paese occidentale la direzione politica ha vacillato, ha tentennato i11 America ». È stato così anche in occasione dell'ultimo conflitto, ma i tentennamenti dei governanti americani sono ~tati, poi, spinti, dalla solidarietà della « base » verso Israele, a trasformarsi in un fermo appoggio che è servito di ammonimento a chiunque volesse intervenire militarmente contro lo stato ebraico. L'Unione Sovietica ha una grossa responsabilità nello scoppio del conflitto e non tanto· per la fornitura di armi ai paesi arabi, quanto per il fatto che, senza un minimo incoraggiamento sovietico, Nasser no11 si sarebbe imbarcato nell'avventura. Erano anni ormai che Nasser aspettava via libera e, finalmente, nel giugno dello scorso anno, il semaforo sovietico segnò verde. Ma segnò verde in coincidenza di una fase acuta del conflitto vietnamita; l'assenso russo era, dunque, limitato e strumentale: gli arabi non lo capiro-no e accusarono l'URSS di tradimento dopo che era fallito il loro tentativo di strumentalizzare l'Unione Sovietica. ·Successivamente, la Russia ha tentato di farsi « perdonare » riprendendo la fornitura di armi, rompendo le relazioni con Israele e a.ppoggiando incondizionatamente le tesi arabe alle Nazioni Unite. Tutto sommato, ci sembra che l'Unione Sovietica sia riuscita a con84 BibliotecaGino Bianco
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