Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

Il Medio Orien,te un anno dopo luzione autorizzava il Segretario Generale a « nominare un suo rappresentante speciale da inviare in Medio Oriente per stabilire e mantenere contatti allo scopo di promuovere un accordo e contribuire agli sforzi per raggiungere una sistemazione pacifica e concordata ». Tale missione fu affidata da U Thant all'ambasciatore svedese a Mosca Gunnar Jarring, ma questi, malgrado gli sforzi compiuti, non è riuscito ad avvicinare le parti: gli arabi sono rimasti fermi alle decisioni della conferenza di Kartum, tenuta all'indomani della guerra, rifiutando ogni negoziato con Israele; gli israeliani, dal canto loro, sono rimasti altrettanto fermi nel desiderio di trattare direttamente con gli arabi. Così oggi, ad un anno di distanza, sono ancora tutti in piedi, e aggravati, i problemi del giugno· scorso (che poi risalgono al 1947): la definizione di confini stabili, il problema dei profughi e quello della libera navigazione dei mari. I confini. - Il 29 novembre del 1947, l'Assemblea Ge11erale delle Nazioni Unite decise la spartizione della Palestina tra arabi e ebrei fissando i confini per lo stato cli Israele entro limiti più ristretti degli attuali (mancavano la Galilea e una parte della costa mediterranea). Secondo la risoluzione dell'ONU, infatti, la Palestina avrebbe dovuto essere divisa in due stati, u1ìo arabo e l'altro ebraico; la superficie assegnata ad Israele era di circa 17.000 Kmq .. Dopo l'aggressione subìta nel '48, Israele conquistò circa 4.000 Kmq. di territorio arabo, mentre altri 10.000 venivano annessi dalla Giordania e circa 1.000 dall'Egitto. In tal mo1 do lo Stato arabo palestinese previsto dall'ONU veniva ridotto ad un « inefficace e disorganizzato comitato politico che nessuno degli stati arabi che avevano occupato una parte del territorio palestinese desiderava riconoscere». (Cfr. V. Segre, Israele e i suoi problemi, Comunità 1962, p. 169). Dopo la guerra del '48, dunque, la superficie dello stato di Israele era salita a 20.700 Kmq. con una lunghezza di 420 Km. e una larghezza media di appena 50 Km. Un'area, comunque, piccola, come si può notare, e con confini sproporzionatamente lunghi e politicamente scottanti: in tutto vi sono (o, meglio, vi erano, sino al giugno ,del '67) 1250 Km. di confini e tutti con paesi arabi: Libano, Siria, Giordania ed Egitto. Oggi la situazione è notevolmente modificata, dal momento che sotto· la giurisdizione israeliana si trovano anche la penisola del Sinai, la città di Gerusalemme, la riva occidentale del Giordano e alcune alture si- . r1ane. Quello della instabilità delle frontiere è sempre stato uno dei punti 77 BibliotecaGino Bianco

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