Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

LE IDEE DEL TEMPO L'Italia dal dopoguerra ... La sintesi di storia italiana del dopoguerra di Norman Kogan, che Laterza ha di recente offerto in traduzione al pubblico italiano (L'Italia del dopoguerra) non merita d'i essere segnalata soltanto percJ1,é è iLno dei primissimi, se non il primo, sforzo di sintesi con1-plessiva della storia def nostro paese a partire dal 1945, ma anche, e più, perché si tratta di un'opera tanto ampia e sicura nell'esposizione quanto coerente e chiara nei criteri di giudizio degli avvenimenti. Clie poi questi criteri siano sempre i più adeguati o i più persuasivi è, naturalmente, un altro discorso. Le fonti dei giudizi di Kogan stanno, infatti, con tutta evidenza, nelle opinioni di certa pubblicistica italiana di sinistra, che egli accoglie in toto, senza darsi la pena di sceverare il loglio dal grano, di distinguere ciò che in qiLelle opinioni è legittirrza semplificazione o accentuaziorze della polemica politica quotidiana da cio che è invece istanza più valida e duratura e sforzo più autentico di individuare e denunciare le piccole e le gra11-diesigenze della vita nazionale. Valga qualche esempio. Kogan parla con accenti assai negativi degli anni 1954-55. « Qitesti », egli scrive, « furono anni di reazione e di oscurantismo 11ella vita italiana. Gli antifascisti venivano definiti sabotatori dell'onore nazionale; il movimento della Resistenza veniva denigrato; i partigiani venivano descritti come banditi, assassini e co1ne comunisti » (p. 110). Ci sembra, francamente, che questa delineazione del clima italiano di allora possa essere considerata valida solo se, contro il vero, si ritiene che l'opinione pubblica italiana di allora fosse forgiata esclitsivaniente dai fogli della destra monarchica e fascista, per la quale, invece, proprio quegli anni segnarono gli albori - se così si può dire - del declino. Il governo Scelba, del qitale Kogan parla così negativamente, fu proprio quello che varò un'apposita legge, che Kogan stranamente non ricorda, per vietare in maniera specifica e severa ogni ricostituzione di movimento fascista. E di quel governo faceva parte come vicepresidente l'attuale presidente della Repitbblica, della cui coerente azio,ne antif asci.sta nessuno ha mai dubitato. La verità è che Kogan si è lasciato suggestionare dalla polemica di allora contro il cosiddetto « governo Scel.ba-Saragat »: polemica che assunse toni particolarn1,ente faziosi per il fatto che quel governo si impegnò in una campagna anticomunista particolarmente dura. · Allo stesso modo Kogan attribuisce il declino fatto registrare da allora dalla CGIL nelle elezioni per le commissioni interne alle pres68 - BibliotecaGino Bianco

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