Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

. ' Giornale a più. voci per esso disponibili - il più valido contributo autonomo del Sud agli sforzi del1la collettività per lo sviluppo delle aree depresse meridionali: e per questa via sembra doveroso il più fermo e risoluto impegno di tutti. ANTONINO PORTALE La ristrutturazione del credito Ogni qualvolta si pone, in termini piuttosto polemici, la questione meridionale, sorge il problema del finanziamento dello sviluppo e automaticamente si finisce per invocare una più incisiva azione dell'apparato creditizio. È accaduto negli anni cinquanta, quando fu decisa le creazione degli istituti speciali di credito; accaide ora che è ritornata agli onori della cronaca l'urgenza del problema meridionale. Ma, a ben vedere, questa volta la questione è più co1mplessa. Infatti, questa volta il problema non è circoscritto all'azione del credito nella politica di intervento, ma coincide con una profonda esigenza di rinnovamento di tutto intero l'apparato creditizio. E che questa sensazione sia esatta lo dimostrano le voci sempre più numerose che, da più parti e con crescente autorevolezza, si levano per proporre una sostanziale riforma. Recentemente il Governatore Carli, in una lucida disamina dei problemi che travagliano l'attuale sistema creditizio, ha individuato nell'eccessiva frammentazione del sistema una delle principali cause della sua insufficienza e ha fatto rilevare come le mutate esigenze dell'odierna economia richiedano il ·sostegno di un apparato creditizio agile e pronto che sia strutturalmente non meno moderno delle unità produttive cui destina i propri servigi. Nell'èra dell'energia nucleare, le aziende di credito non marcino più col vapore, sembra aver detto il Governatore allorquando ha posto il problema di un'efficiente ristrutturazione delle operazioni, automazione dei servizi e razionalizzazione del1e procedure. Soluzioni improcrastinabili che, d'altra parte, comportano un raggruppamento delle aziende minori e minime, per dar luogo a nuove dimensioni operative cl1e rendano possibile il processo di ammodernamento. Ci sembra un discorso di una logica inoppugnabile che peraltro esige - perché sia compiuto - di essere inquadrato in una visione più ampia, che tenga conto cioè non solo delle attuali condizioni strutturali dell'ambiente, ma anche di come tali condizioni si siano venute formando col tempo e dei problemi economici nazionali che stanno sul tappeto. Se si sente l'esigenza di un pronto rinnovamento, oltre a individuar~ con precisione le cause prime che hanno determinato la necessd.tà di dare vita a nuove istituzio,ni, occorre altresì ricercare - cosa che il Gorvernatore non ha fatto - anche le cause dell'attuale incapacità del sistema creditizio ad affrontare! col do,vuto impegr:io, un'azione di sviluppo basa,ta sull'industrializzazione delle aree depresse. 61 BibliotecaGino Bianco

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