Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

Editoriale del « disimpegno », questo argomento: la preparazione, lo svolgimento, i risultati del primo congresso dopo l'unificazione sarebbero gravemente alterati se taluni leaders del partito potessero parteciparvi come ministri. Ma è mai possibile che non ci si renda conto che un argomento del genere è non solo e non tanto oltraggioso nei confronti di coloro che hanno rappresentato il PSU nei governi della IV Legislatura, ma an(!he e soprattutto, oltraggioso nei co,nfronti della platea congressuale e perciò di tutto il partito? È possibile che non ci si renda conto di come quest'argomento risuoni nei confronti del PSU assai più squalificante di quanto non risuonino tutti gli altri argomenti che contro il « disimpegno» hanno trovato largo credito non solo in vasti strati dell'opinione pubblica del paese, ma anche tra la stessa « base » socialista? Comu,nqite sia, il « disimpegno» socialista ha dato luo,go ad una situazione che induce a temere il peggio e ad augurarsi il meglio. Ed il peggio non è soltanto la perdita di tempo prezioso ai fini dell'attività legislativa. Il peggio è un'ulteriore spinta nel senso della « radicalizzazione» deg.Zi orientamenti dell'opinione pubblica e degli schieramenti delle forze politiche e sociali. Non ci sembra, d'altra parte, che il congresso socialista possa confermare e prolungare il « disimpegno»: .perché in tal caso· avremmo le elezioni ed il PSU, senza recuperare i voti massimalisti ceduti al PSIUP, non potrebbe trattenere molti suoi elettori del 19 maggio 1968 dal manifestare con il voto la loro riprovazione per il « disimpegno » o dall'impulso di comportarsi come gli elettori francesi del 23 giugno, 1968, che è poi l'impulso già seguito dagli elettori italiani vent'anni or sono. , Al congresso socialista di ottobre, sarà Nenni che liquiderà l'attuale maggioranza del « disimpegno »; e bene o male saranno restaurate le condizioni generali per formare itn governo di centro-sitzistra. Ma fino a che punto si sarà deteriorata la situazione politica del paese in ottobre, quando si svolgerà il congresso socialista? Di questo deterioramento sembrano ora preoccuparsi gli stessi fautori del « disimpegno». Tanto è vero che per sostenere il governo della cosiddetta « attesa operativa », del quale non fanno parte, i socialisti, ef,isimpegnati, dovranno impegnarsi più di qu,anto non si sarebbero dovuti impegnare per sostenere - un go·verno del quale avessero fatto parte. Del resto, si può facilmente constatare che il governo presieduto dal sen. Leone è itn governo che non lascia sperare gran che sul piano dell'efficienza, che non è in grado di forni re significative indicazioni politiche, che nella sua stessa composizione testimonia eloquentemente della sua debolezza. La DC afferma che questo non è un « governo amico», come fu a suo tempo definito il governo presieduto dall' o·n. Pella (uno 4 BibliotecaGino Bianco

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