Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

Giornale a più voci la situazione risultava di poco mutata: delle risorse disponibili, nel Sud 1'80,9% era destinato a consumi e il 19,1% ad investimenti; nel Nord il 77,1% a consumi e il 22,9% ad inves,timenti; nella m,edia nazionale il 79,3% a consumi e il 20,7% ad investimenti. Consumi PERCENTUALI DI UTILIZZO DELLE RISORSE DISPONIBILI (risorse in ciascun anno == 100) 1963 1964 1965 Sud 77,0 78,1 80,2 Nord 72,6 75,9 77,8 Italia 75,7 77,7 79,5 l nves ti menti Sud Nord Italia 23,0 27,4 24,3 21,9 24,1 22,3 19,8 22,2 20,5 1966 80,9 77,1 79,3 19,1 22,9 20,7 In co1 mplesso, l'elaborazio,ne delle statisuiche ufficiali indica obbiettivamente che nelle regioni meridionalii i co1ns11mi assorbono costantemente (rispetto al volume delle risorse in varia forma rese disponibili) una quota propo-rzio 1 nalmente maggiore di quella che a tal fine viene destinata nelle aree settentrionali economicamente p•ii1 sviluppate e in media in tutto il Paese: e gli investimenti una quota nitidamente inferiore. Tale tendenza - d.ndiscutibilmente reale, di fatto - è l'opposto, si osserva, rispetto• a ciò che sarebbe necessario per perseguire i fini di riequilibrio strutturale e territoriale proposti dalla p·rogrammazione economica nazi.o~ nale. Il che ha offerto il destro a taluni commentatori per esp,nimere giudizi drasticamente critici sulla partecipazione stessa delle aree dep•resse del Sud agli sforzi per il lo1 ro, rilancio economico: per sostenere cioè in pratica la tesi di un Mezzo,giorno del tutto inerte di fronte agli -sforzi della collettività nazionale per riportarlo ai livello medi del paese; di più, implicitamente: di un l\1ezzogiomo tutto dedito a consumare, addirittura a ,clilap1 idare, quelle ricchezze che nel resto del paese gli vengono ,sistematicamente trasferite per favorirne il rilancio economico e sociale. Non solo: ma tale tendenza nell'utilizzo delle risorse, lungi dall'esser considerata una consegt1enza delle condizioni strutturali di sotto 1 sviluppo · delle aree depresse del Sud, viene ritenuta una causa - o almeno una concausa - del perdurare deglli. squilibri in atto. Ne è conferma una valutazione fatta in sede insospettabi.le, nel X rapporto ISCO al CNEL, ove si afferma addirittura: « uno dei fattori che può esser visto come un ostacolo al 55 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==