Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

... GIORNALE A PIU' VOCI Le dilapidazioni del Sud Nel numero 92-93 dell'agosto-settembre 1967 di « Nord e Sud » è apparsa un'ampia e brillante inchiesta di Augusto Graziani, Gaetano Marenco, Marinella Terrasi e Salvatore Vinci su la distorsione dei consumi in Italia, che ha partitamente illustrato gli aspet 1 ti fondam,entali della struttura dei co,nsumi nel nostro paese, sia rispetto all'evoluzione della domanda, sia riguardo all'influsso dei redditi e dei prezzi, sia infine in relazione alle caratteristiche particolari. ed alle anomalie dei consumi alimentari in Italia. In relazione a talune critiche ed insinuazioni di parte interessata su pretesi eccessi di1 lapidatori dei consumi nel Mezzogiorno d'Italia, apparse in questi ultimi tempi, vorremmo ora recare a quella inchiesta un contributo integratore, analizzando brevemente appunto la struttura dei consumi italiani sotto l'aspetto delle differenziazioni e delle diverse tendenze della prope,nsione al conisu·mo nelle grandi ripartizioni territoriali del paese, appunto in di•retta relazione alla « geografia della depressione » italiana. La disponib 1 ilità da qualche anno - dovuta al meritorio impegno dell'Istituto Centrale di Statistica - 1 di una serie di conti economici nazionali, disaggregata per grandi ripartizioni territoriali, ha consentito di approfondire la valutJaziohe e lo studio non solo del processo di formazione e di ripartizione per grandi aree d·elle risorse disponibili, ma anche di quello della destinazione finale di queste ultime, e cioè del loro pratico impiego - territorialmente differenziato - in consumi o investimenti. L'esame delle correnti di destinazione delle risorse nell'ambito delle grandi ripartizioni territoriali del paese ha dato luogo fra l'altro alla conside-- razione dell'esistenza nelle aree depresse meridionali di ,un fenomeno - caratteri.stico peraltro, in condi~ioni di insufficiente sviluppo economico - sostanzialmente costante: e cioè la destinazione a consumi di una quota di risorse disponibili maggiore di quella destinata a tal fine nella media nazionale e, per converso, la destinazione ad investimenti di una quota corrispondentemente inferiore. In realtà, le statistiche ufficialri indicano (valutazio·ni a prezzi costanti) eh.e nel 1963 nelle regioni meridionali (Campania, Abruzzi, Molise, Puglia, Basilioata, Calabria, Sicilia, Sardegna) le risorse disponibili sono state destinate a consumi per il 77% e ad investimenti per il 23,0%; nel Nord (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia) per il 72,6% a consumi e per il 27,4% ad investimenti; e in tutto il paese per il 75,7% a consumi e per il 24,3% ad investimenti. Nel 1966 (le riilevazioni ora disponibili comprendono appu,nto il periodo fra il 1963 ed il 1966), dopo qualche oscillazione nel corso del quadriennio, 54 BibliotecaGino Bianco

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