' Il PCI in una fase di transizione Il momento attuale può essere perciò definito appropriatamente, anche dal punto di vista ideologico, come un momento di transizione del PCI. Non è per ora possibile scorgere i tratti lu1 ngo i quali potrà procedere l'indispensabile riorientamento. La funzione del partito si è venuta sempre più trasformando, benché la trasformazione sia stata così lenta da risultare pressoché insensibile. Da partito di contestazione e di alternativa globale ad un « sistema » si è visto il PCI trasfo,rrnarsi in partito che vuole risolvere in prima istanza problemi del « sistema >> all'interno del « sistema»: ciò significano, infatti, sul terreno concreto dell'elaborazione ideologica come su quello dell'azione politica, il carattere fortemente «costituzionale » che il PCI si è dato e il carattere cli piattaforma interclassista che esso ha conferito alle sue proposte di schieramento politico-sociale nel partito e nella società. La prospettiva di trasformazione attraverso l'azione costituzionale rimane, certamente, come o·biettivo di fondo, ma altrettanto certamente essa appare ormai a moJti più una petizione di principio che un vero e proprio tratto distintivo del partito. Allo stesso modo anche la carica di rinnovamento culturale che il PCI ha esplicato nella società italiana viene da tutti riconosciuta; ma, come la contrapposizione di Antonio Gramsci a Benedetto Croce non rappresenta più il fatto ritenuto più avanzato della cultura italiana, così vengono da molte parti contestate o negate le possibilità che il n1arxismo quale è stato finora visto e diffuso dal PCI offra ancora un punto ideologico di partenza efficace per la determinazione di linee politiche valide nello stadio attuale dei problemi della società italiana. Nel momento attuale il « dialogo » con i catto.Iici appare ancora come la prospettiva politica più importante che si apra dinanzi ai comunisti italiani; e la energica riaffermazione del tipo di marxismo da essi finora sostenuto appare, parallelamente, come l'orientamento ideologico più naturale. Ma solo il tempo potrà dire se l'importanza del «dialogo» stia nel coprire una effettiva carenza di strategia politica o nel consentire una effettiva immissione del PCI nel governo della società italiana e del suo sviluppo e, quindi, se questa immissione avrà valore di premessa alla piena integrazione del PCI nel sistema o di tappa nel processo di trasformazione socialista, secondo la strategia attuale del partito; e solo il tempo potrà dire se la « naturale» riaffermazione della linea ideologico-culturale finora mante·nuta possa dare una risposta ade~ guata ai fermenti e alle esigenze che si avvertono già oggi così vivamente nel dibattito culturale contemporaneo. GIUSEPPE GALASSO 45 BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==