Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

Giuseppe· Galasso delle « idee » del PCI sui problemi della vita italiana è certamente oggi più ricco, di venti anni or sono; va intesa, invece, come u11 sostanziale immobilismo· dei principi strategici generali su cui il PCI ha fondato la sua azio,ne. Dalle formulazioni « unitarie» e « democratiche » del 1945 a quelle de1la « nuo,va u·nità » oggi, dalle posizioni « costituzionali » del 1945 alla sempre maggiore insistenza sulla « via italiana al socialismo,», dalle preoccupazioni del 1945 di p.resentare il PCI co•me « partito di tutto il popoJo » e non solo· della classe operaia al discorso sempre più spinto sulla sua funzione « nazionale », dalla volontà affermata nel 1945 ,di dar vita ad un « partito nuovo » alla s1 trenua difesa odierna della organizzazione tradizio·nale del partito, il movimento non è mancato. È, però, lecito chiedersi se no·n si sia trattato di un movimento più formale che sostanziale, più superficiale che intimo, anche su quei punti che, come la dottrina del partito• e dello stato-guida, sembrerebbero aver ricevuto innovazio 1 ni più consistenti, ma che, ad esempio, non hanno mutato la prassi di costante adeguamento del PCI alle posizioni so,vietiche. Questa staticità della strategia del PCI può concorrere a spiegare runa seconda caratteri.· stica della sua ideologia: ossia il costante ritardo z g.el-par.:t.ita.._ncl1a interpretazione e nella diagnosi degli svolgiroenti--reali, I ec.QnOmici_ o1jtici e sociali, del paese. ·Nessuno dei grandi fenomeni ~~ della società italiaÌla- di, questi élnni è stato tempestivamente colto, e tanto meno anticipato, nel giudizio, del PCI: si trattasse della fuga :S dalle campagne o del boom economico. nazionale, la diagnosi e l'impol stazione di una linea d'azione del PCI sono sempre sopravvenute quando i fenomeni avevano\ ormai acquistato una macroscopicità imponente. Errate si sono p·oi. rivelate alcune previsioni su cui pure il PCI ha condotto grandi battaglie politiche e sindacali: come quelle relative allo sviluppo, della siderurgia italiana o alle sorti dell'eco·no,mia italiana nel quadro del MEC e come quelle rela-tive all'efficacia della parola d'ordine della riforma agraria in una società sempre più caratterizzata da un massiccio eso•d(? rurale. Da questo punto di vista, l'elaborazio,ne del PCI può essere legittimamente considerata come un costante e faticoso adattamento degli schemi di giudizio coi quali il partito si era posto di fronte alla società italiana e ai suoi problemi all'indomani della guerra. Una terza caratteristica può essere qui individuata: e cioè la progress~va perdita di mordente della ideologia del PCI sia rispetto alla realtà italiana che rispetto agli schemi interpretativi degli altri partiti italiani. Nel 1945 il PCI era, in pratica, l'unico partito itali~no a disporre di un'attrezzatura ideologica tanto complessa da poter essere conside42 BibliotecaGino Bianco .....

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