• Il PCI in una fase di transizione « l'espressione monopolistica ha provocato e provoca un tumultuoso e rapido processo di trasformazione » anche nel Sud, « configurando ... il tentativo di integrare in questo sistema di espansione mo,no·polistica ... nuovi ceti sociali e larghi strati di ceto medio, soprattutto nei centri urbani. In questo tentativo è la base per la costituzio,ne di un nuovo blocco di potere nel Mezzogiorno che abbia alla sua testa i gruppi monopolitis,tici e che cerchi di costituire una base di massa attorno alla politica di questi gruppi, attraverso 11na mediazione, esercitata in varie forme dal capitalismo di stato, dalla Cassa per il Mezzogiorno e dagli Enti di riforma e, sul piano politico e amministrativo, da una parte impor~ante della DC e anche di altre formazioni poli 1tiche. Una funzione particolare viene assegnata ai 11uovi gruppi di intellettuali e di tecnici, con una politica e un'iniziativa culturale dei ceti dominanti che si va facendo 11el Mezzogiorno sempre più intensa ». Ma la dichiarazione del 10° congrresso ribadisce pure la persistenza di una « fondamentale contraddizione fra espansione monopolistica e questione contadina, e qui,ndi fra espansione monopolistica e questione meridionale». In questa contraddizione e in altri aspetti del processo di trasformazione in atto nel Mezzogiorno la dichiarazione vede, quindi, la possibilità di un rilancio sia della lotta meridionalistica che del ruolo svolto dal PCI nel Mezzogiorno. Sulla base di un esame autocritico dell'azione condotta dal partito negli anni precedenti e dei « punti deboli » di essa, veniva quindi riaffermata la necessità di coordinare la battaglia per il Mezzogiorno ad « un n1omento permanente di unificazione e generalizzazione politica » e di conservare ad essa, con ciò, la caratteristica fin da principio presen 1 te nell'impostazione del PCI, di pol"tare « tutta l'elaborazione e il dibattito meridionalistico al livello delle questioni che oggi si pongono nella vita economica e politica nazionale » 14 • Si può osservare come stringere in un unico nesso tutti gli aspetti e le implicazioni della strategia « unitaria » scelta dal PCI dopo la seconda guerra mondiale sia un compito non facile tanto sul terreno ideologico quanto sul piano politico. E ciò tanto più in quanto il PCI, come è stato notato, ha avanzato in qt1esti anni una duplice pretesa: « per un verso, portare avanti la lotta di opposizione, di classe, ideale e politica, per altro verso costruire e difendere il terreno democratico e nazionale, unitario, dello scontro e delle lotte, della dialettica democratica» 15 • Questa pretesa di fungere insieme da forza di opposizioJ?.e 14 X Congresso, cit., pp. 791 segg. 15 Cfr. P. BUFALINI, Il nostro bilancio del ventennio. Dallo sviluppo storico del paese le componenti di una nuova politica unitaria, in « Critica marxista», S (1967), Il. 1, p. 17. . 27 BibliotecaGino Bianco
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