Giusep11e Galasso tosto un problema di unità sindacale ( e; magari, di azione sindacale) che un problema politico. Il problema essenziale della classe - quello della conquista d.el potere su basi, appunto, di classe - viene perciò ad essere anch'esso formulato in modo diverso: e To,gliatti poteva affermare nel 1962 che « la classe operaia, quando è giunta ad avere la forza numerica e organizzata, le capacità sindacali di movimento politico che ha oggi in un p·aese come l'Italia, tende ad affermare il prop,rio potere in forme assai più complicate e articolate, ma anche assai più efficaci. Lo afferma difendendo gli istituti di democrazia, anche parlamentare, rivendicando le autonomie regionali e locali, combattendo per delle riforme so·stanziali, avanzando prop,oste nuove di controllo dal basso e di forme di democrazia diretta. È in grado, essa, di trovare , nella società capitalistica avanzata, quella forza di massa che deriva dalla intesa, dalla collabo.razione, dalla alleanza con strati di pop•olazioni non p•roletari, come furono, in altri paesi, le grandi masse indifferenziate dei contadini poveri e senza terra? » 10 • Torniamo, con questo interrogativo togliattiano 1, al secondo- dei tre problemi sop.ra accennati, ossia quello del rapporto tra classe operaia e altre classi nella lotta per il socialismo. Da questo punto di vista il primo problema non poteva non riguardare i rapporti tra proletariato e Mittelklasse. Anche qui, alla base della posizione assunta dal PCI, troviamo una teorizzazion~ to·gliattiana, che è di somma importanza ideologica e politica per la comprensione di quella posizione. 22 In un discorso del settembre 1946 a Reggio Emilia il leader del PCI contestava l'opinione di coloro secondo i quali « vi sarebbe 'ceto medio' là dove si crede a certe idee o si rimane fedeli a certe affermazioni o posizioni di principio: all'idea della libertà, al principio della uguale dignità di tutte le persone umane, e così via. Anche tra coloro che giustamente cercano di definire il ' ceto medio ' partendo da un concreto esame delle condizioni sociali e dei rapporti di classe, vi è chi finisce per porsi nella stessa scia, in quanto attribuisce ai gruppi che definisce o classifica come ' intermedi ' una stessa posizione ideologica. Questo modo di porre la questione del ' ceto medio ' ha una radice storica. Esso ci richiama ai tempi in cui con questo termine si indicava la classe borghese, e la classe borghese di quei tempi, affermantesi in seno alla società feudale e in lotta contro di essa, veramente si presentava come portatrice di nuovi valori universali, tanto di cultura, quanto politici e morali. Ma il periodo in cui la classe borghese era portatrice di valori universali è finito da un pezzo: direi ch'è finito dal momento in cui, chiusa la serie delle grandi rivoluzioni borghesi vittoriose, si è svilu1 ppato il movimento socialista, e portatori di nuovi valori universali si sono presentati i gruppi sociali che 10 X Congresso, cit., p,. 71. ,. BibliotecaGino Bianco ---
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