Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

·' Il PCI in una fase di transizione chiedono, in cambio di alcune misure di ammodernamento e razionalizza .. zione, di inserirsi in un fronte atlantico e anticomunista, accingendosi a rompere l'unità delle forze operaie e popolari in tutti i campi, da quello politico generale a quello amministrativo, a quello sindacale. La cosa più grave è che tra i socialisti vi sia chi ha cercato, come Pietro Nenni, di dare di questa politica di scissione una giustificazione generale, col pretesto che la nostra solidarietà col movimento comunista del mondo intiero ci renderebbe intoccabili e impraticabili, particolarmente se si tratta di lotta per il potere. Ma oggi si lotta sul terreno del potere tutte le volte che il movimento operaio e democratico affronta questioni di fondo dell'organizzazione economica e politicar La solidarietà, poi, con la classe operaia e con i popoli che hanno conquistato il potere e costruiscono società socialiste, è sostanziale per un movimento che voglia continuare ad essere socialista. Il che non vuol dire che spetti a noi risolvere i problemi che stanno davanti a quei popoli, né che noi rispondiamo del modo come li risolvono. La realtà è che Pietro Nenni cerca argomenti e pretesti di fronte alle perplessità e al palese rifiuto di una così gran parte del suo stesso partito per giustificare l'accettazione dei propositi scissionisti, anticomunisti e antisocialisti dell·attuale direzione democristiana. I problemi del potere egli rifiuta di risolverli con un partito di operai e di popolo, come siamo noi, mentre ne cerca la soluzione dove non si può trovare, cioè nella soggezione a una politica di scissione della classe operaia e delle masse lavoratrici » 6. Con questa dichiarazione il carattere di partito di classe fino ad allora riconosciuto al PSI veniva, com'è ovvio, molto edulcorato. Una volta poi che si è giunti alla unificazione tra PSI e PSDI, esso cedeva il posto ad una aperta imputazione di socialdemocrazia a carico del partito che aveva sostenuto insieme col PSI tante lotte. Longo dichiarò all' 11 ° congresso : « La decisione presa dai congressi del PSI e del PSDI di arrivare a ritmi accelerati alla unificazione socialdemocratica, non ci ha affatto sorpresi (anche se) questa decisa riunificazione costituisce un fatto nuovo di estrema gravità ... La precipitazione con cui la si vuol fare ci pare esprima non tanto la maturità della operazione quanto il timore di lasciar passare il momento buono ... Nella riunificazione socialdemocratica (avvertiamo) la completa rinuncia da parte del PSI, ad ogni funzione autonoma, l'abbandono di ogni posizione di classe e socialista, la trasformazione del PSI in forza subalterna ed ausiliaria del sistema di potere della DC... I punti politici centrali della piattaforma dell'unificazione socialdemocratica sono quelli che, da anni, le forze capitalistiche dirigenti e le forze moderate e di destra della DC pongono come condizioni per la collaborazione della DC col PSI ... Quando Nenni dice che lo stato non è più quello di cento anni fa, che non è più il consiglio di amministrazione della grande borghesia, egli tenta solo, e grossolanamente, di nascondere la realtà della natura di classe che conserva lo stato e che .può venire intaccata soltanto dall'estendersi 6 X Congresso del Partito Comunista Italiano. Atti e risoluzioni, Roma 1963, pp. 73-74. 19 Biblioteca Gino Bianco

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