Nord e Sud - anno XV - n. 103 - luglio 1968

Sandro Petriccione la Cassa del raggiungimento degli obiettivi fissati in programma, a causa di un potere di direttiva che non si limita a dare delle indicazioni di ordine generale, ma entra nelle decisioni di carattere esecutivo pro,prie della Cassa; che in tal modo si va trasformando in Ente di pura erogazione e di controllo, privo di ogni seria capacità di iniziativa. Bisogna d'altra parte osservare che, se si vuole p,ercorrere la strada della « ministerializzazione » dell'intervento straordinario, allora bisogna seguirla fino in fondo; e non ci si può giovare di una p•resunta « autonomia » della Cassa per sottrarsi a controlli e censure politiche. Se invece - come io· credo - devono prevalere le preoccupazio,ni dell'efficienza della politica per il Mezzogiorno nel quadro del programma nazionale e le considerazioni sull'adeguamento tecnico degli strumenti ai problemi che devono essere fronteggiati,, si deve allora sopprimere il tramite tra Cassa e Programmazione costituito dal Comitato e dalla « segreteria » nella sua forma attuale. Ciò non vuol dire che il Ministero del Bilancio debba darsi carico direttamente della politica del Mezzogiorno, che tra l'altro continuerebbe a gio,varsi della presenza di un Ministro che coordini l'attività della Cassa con quella del CIPE. Ma si eviterebbe l'esistenza di due programmi eco ... nomici distinti, uno a livello nazionale ed uno per il Mezzogiorno, in una situazione che non giova alla chiarezza delle direttive. E si darebbe un concreto contenuto alla funzione di iniziativa, a livello tecnico-esecutivo, attribuita alla Cassa. Se è vero che talune tesi, sostenute negli ambienti della pro-grammazione a p,roposito della strumentazione della politica meridionalista, presentano aspetti criticabili, è anche vero che bisogna guardarsi dal cadere nella mitologia di una legislazione per il Mezzogiorno che risolverebbe ogni problema. E co,munque, se è vero che occorre tutelare la Cassa, il principale strumento dell'intervento straordinario, contro certi pericoli - che tuttavia non incombono per domani -, bisogna evitare di correre un pericolo immediato: che è quello di dare paradossalmente una mano, per difendere la Cassa contro pericoli lontani, a coloro che in concreto alla Cassa stanno scavando la tomba. SANDROPETRICCIONE 14 BibliotecaGino Bianco

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