Amministrazione ordinaria dell'intervento straordinario? La legge dà infatti ampi poteri al Ministro del Mezzogiorno 2 , e di fatto costituisce un Ministero ordinario, dietro la denominazio 1 ne di « segreteria» (la quale peralt,ro ha un numero di funzionari e di esperti paragonabile addirittura a quello del Ministero della Programmazione). Il Ministro (art. 3) non solo approva i programmi esecutivi della Cassa, ma « dà direttive per la loro attuazione ». In che cosa debbano consistere queste direttive non appare chiaro; ma per il loro mancato rispetto il Ministro può proporre lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione della Cassa. L'ampliamento dei poteri del Ministro e della « segreteria » faceva prevedere che il rapporto Minister~Cassa avrebbe avuto la tendenza a diventare quello tipico tI""ai Ministeri e le cosiddette Aziende Autonome (ANAS, Ferrovie, ecc.), con l'aggravante che molte delle limitazioni e dei controlli che vincolano l'attività dei Ministeri ordinari non sussistono per la Cassa. Di fatto ciò è puntualmente avvenuto e il « Comitato dei Ministri del Mezzogiorno » da una parte ha elaborato delle direttive piuttosto generiche, quali quelle contenute nel « piano di coordinamento »; dall'altra ha interpretato il potere di « direttiva» (art. 3 della legge), di cui si è fatto cenno, nel senso di entrare nel campo delle dirette responsabilità esecutive della Cassa e nella scelta di singole opere 3 • Valga ad esempio di questa interpretazione estensiva dei poteri del Comitato la direttiva in merito all'ultimo programma della Cassa che, in sede di approvazione, include in programma alcune strade provinciali nel Napoletano ed in particolare ]a fan1igerata Sorrentina 4 • Ciò che più preoccupa è che la pratica trasformazione in dicastero ordinario dell'apparato del Comitato dei Ministri rende irresponsabile 2 Il potere del Comitato si estende poi agli interventi indiretti nel settore industriale (finanziamenti e contributi) ove gli è demandato l'accertamento dell'ammissibilità alle agevolazioni (e quindi l'inizio della procedura) cosicché di fatto la Cassa, tra Comitato ed Istituti finanziatori, non ha che dei compiti formali di ratifica, il che, tra l'altro, contrasta con la politica recentemente iniziatasi di « contrattazione programmata » in cui la Cassa dovrebbe svolgere direttamente il ruolo di esecutrice delle direttive del CIPE. 3 Annesi ritiene che « il programma economico nazionale in ciò che concerne la indicazione dei settori di intervento e la precisazione della natura degli interventi. .. è di una genericità sconfortante ». Bisogna dire però che quando esso, come nel caso dell'attrezzatura delle Aree e dei Nuclei ha fissato degli obiettivi quantitativi, questi non sono stati fatti propri dal piano di coordinamento, cosicché oggi che il programma economico nazionale è approvato per legge, non si sa se il Consiglio· di Amministrazione della Cassa debba attenersi ad esso o al piano di coordinamento. 4 Manlio Rossi Doria nel suo brillante articolo: Due anni e pochi mesi, « Nord e Sud», marzo 1968, osserva che « i due strumenti che avrebbero dovuto aiutare la Cassa ... ---- la direzione politica del Ministro, del Comitato e della piccola 'amministrazione ' creata attorno ad essi - non sono stati nel fatto in questo primo periodo di molto aiuto a questo fine». 13 BibliotecaGino Bianco •
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