Giangaetano Bartolomei apprensione del mondo è altamente reificata, tanto filogeneticamente quanto ontogeneticamente, nondimeno, a livello scientifico, l'analisi della reificazione è importante poiché serve come solido correttivo alle propensioni reificatrici del pensiero teoretico in generale e sociologico in particolare. Essa ha particolare rilievo per la sociologia della conoscenza « poiché impedisce di cadere in una concezione non dialettica delle relazioni tra ciò che gli uomini fanno e ciò che essi pensano» (p. 85). Questa dichiarazione degli AA. sembra portare una inevitabile correzione al loro intento di costruire una sociolo•gia della conoscenza come scienza empirica. Emergono qui chiaramente, infatti, due punti fermi che riallacciano la loro teoria alla tradizione classica della sociologia della conoscenza (cioè a quella tradizione che le assegna, in modo più o meno esplicito, anche un intento filosofico e, in particolare, epistemologico): da un lato v'è l'affermazione (certo, non puramente «empirica») del rapporto dialettico tra la conoscenza umana e il mondo sociale prodotto dall'azione umana; dall'altro v'è un preciso impegno demistificatore (o « critico ») della sociologia della conoscenza nella sua funzio•ne di correttivo alle tendenze reificatrici del pensiero teoretico. Con ciò, le tesi degli AA. vengono inevitabilmente ad inserirsi entro una prospettiva « critica», cioè, alla fine, valutativa, epistemologicamente fondata: una prospettiva che trovò in Karl Mannheim uno dei suoi più raffinati teorici. La costante preoccupazione degli AA. di tenere fermo il principio dialettico e di evitare il pericolo della reificazione, emerge anche alla fine del capitolo dedicato alla « società come realtà oggettiva», là dove essi affermano: « Nessuna ' storia delle idee' può sussistere separatamente dal sangue e dal sudore della storia generale. Ma noi dobbiamo sot• tolineare ancora una volta che ciò non significa che queste teorie altro non siano se non riflessi dei processi istituzionali ' soggiacenti '; la relazione tra le ' idee' e il processo sociale che le sostiene è sempre dialettica ». Gli AA. concludono, quindi, affermando: « Ciò che resta so- . ciologicamente essenziale è il riconoscimento che tutti gli universi simbolici e tutte le legittimazioni sono prodotti umani; la loro esistenza ha la sua base nelle vite dei concreti individui, e non ha alcuno status empirico separatamente da queste vite». (p. 118). È questo il cuore delle tesi espresse nel libro, il quale si conclude con l'esplicita ammissione che la sociologia deve essere sviluppata in continuo dialogo con la storia e la filosofia, sotto pena di perdere il suo specifico oggetto di indagine, cioè l'uomo in quanto uomo, che la qualifica come disciplina umanistica. GIANGAETANO BARTOLOMEI Direttore Responsabile: Francesco Compagna - Condirettore: Giuseppe Galasso - Vice-direttore: Rosellina Balbi - Segretario ài Redazione: Renato Cappa - Redattore capo: Ernesto Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa », Via Roma 424, l'iapoli - Spedizione in abbonamento postale. Gruppo Ili - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in I taly - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati. - BibliotecaGin·oBianco
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