.. A1nmiJiistrazione ordinaria dell'intervento straordinario? cinquanta, la Cassa pubblica ancora nei suoi bilanci annuali il numero di giornate-operaio cui ha dato luogo l'esecuzione del programma di opere pubbliche. Dal punto di vista della ripartizione settoriale dell'intervento nel campo delle opere pubbliche, che nel loro complesso assorbivano (nel primo quinquennio di attività della Cassa) 1'80?/ocirca delle disponibilità, un posto importante spettava ai progetti connessi all'agricoltura e in particolare alle zone di riforma fondiaria. La destinazione di un simile ammontare di risorse al settore agricolo no·n si giustificava soltanto sulla base di co,nsiderazioni strettamente economiche, ma trovava la sua principale motivazione nelle componenti « agraristiche » della politica italiana, che si potevano riscontrare sia nel movimento· cattolico che in quello comunista e che, partendo da premesse diverse, giungevano a teorizzare la piccola proprietà contadina e (implicitamente) il mantenimento in loco delle forze di lavoro. La strumentazione dell'intervento poi era fondata da una parte sul ruolo di coordinamento tra l'azione della Cassa e quella dei Ministeri ordinari, spettante al Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno ed in particolare al Ministro che lo presiedeva, e dall'altra sull'affidamento ad Enti concessionari della progettazione ed esecuzione delle o•pere da parte della Cassa. Gli Enti concessionari non brillavano certo per capacità operativa ed erano spesso pesantemente condizionati da pressioni politiche o clientelari; ciò non toglie che nei primi anni di attività rappresentavano dei tramiti abbastanza efficaci - stante anche la modesta impo•rtanza dei lavori - per l'esecuzione delle opere. Verso il 1956 la situazione cominciò a mutare radicalmente per l'avvio del processo dii sviluppo industriale nel Nord e l'emigrazione, verso le regioni settentrionali, di mano d'opera proveniente dal Mezzogio·mo. Tutto ciò, mentre faceva diminuire la pressione sulla terra, che era stata una delle cause dell'istituzione della Cassa, tendeva ad aumentare ulteriormente gli squilibri regionali propri dell'economia italiana. Fu in quel periodo che si ebbe una prima modificazione della struttura dell'intervento straordinario co,n la legge 634 del 1957. Tale modifica partiva dall'o,sservazione che la costituzione degli Istitut,i speciali per il credito a medio termine all'industria, che rappresentava un parziale riconoscimento della validità delle tesi della SVIMEZ, aveva mobilitato dei modesti capitali e che perciò occorreva mettere in moto un più completo meccanismo• della incentivazione se si voleva perseguire l'obiettivo di sviluppare le attività industriali nel Mezzogiorno. Perciò biso·gnava accanto agli incentivi creditizi e fiscali, fornire delle infrastrutture specificare, necessarie alla localizzazione della piccola e media industria, la 9 BibliotecaGino Bianco
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