.. ' .. I Il Governatore negli Stati Uniti è riconosciuta in via esclusiva in molti ordinamenti, di manovrare le candidature nelle consultazioni elettorali. Non vogliamo certo dire che quel tipo di pressione dei partiti sui suoi eletti sia di per sé negativo: anzi, quando si esercita sui membri delle assemblee· legislative, esso contribuisce in maniera rilevante alla chiarificazione delle contese politiche, che, inevitabilmente, ove si prescindesse dalla accennata funzione svolta dai partiti, darebbero luogo (ed effettiva1nente danno luogo ogniqualvolta il vincolo di partito si renda più elastico) a situazioni di confusione non tollerabili. Ma,. riconosciuto il valore positivo dell'azione unificante svolta dagli apparati dei partiti politici nei confronti delle assemblee, non si può dire la stessa cosa quando tale tipo di ingerenza si esercita co11temporaneamente sugli organi del governo. Quando ciò acca.de, si verifica quello svuotamento delle istituzioni che i11 larga misura si sta sviluppando in molti sistemi parlamentari classici, nei quali il partito diventa il vero centro di gravitazione di tutto l'assesso istituzionale dello Stato, poiché esso esercita contemporaneamente funzioni che formalmente sono attinenti ad organi diversi al fine d·i ottenere una equilibrata ripartizione di competenze. Ma se il processo descritto è grave nei regimi parlamentari - basterebbe pensare che esso vanifica in larga parte la funzione di controllo che dovrebbe spettare alle assemblee - ancor più grave sarebbe nei sistemi di tipo presidenziale, che si reggono proprio su un accentuato dualismo tra legislativo ed esecutivo. Vero è che il sistema di elezione adottato per il Governatore negli Stati americani consente di evitare il livellamento tra i due organi sulla base della funzione unificante dei partiti politici. La predisposizione delle candi,dature non è lasciata al solo apparato di partito, ma si verifica un utile e necessario condizionamento reci,proco tra le istanze di vertice e quelle di base, cosicché l'eletto non è debitore in via esclusiva della sua elezione al partito politico di appartenenza; in secondo• luogo, come conseguenza di quanto si è detto, la responsabilità politica del Governatore non si fa valere nei confronti del suo partito, ma direttamente davanti al corpo elettorale. Difficilmente, infatti, il Governatore che termina il proprio mandato dovrà rinunciare alla sua nuova candidatura (in quegli Stati, che sono numerosi, in cui è consentita la rielezione) quando l'apparato del suo partito gli sia ostile; nella ipotesi, beninteso, in cui la maggior parte dell'opinione pubblica gli sia invece favorevole: Anzi, proprio la possibilità di rielezione conferisce al Governatore benvoluto dall'opinione pubblica una possil?ilità di manovra di grande rilievo nei confronti del suo partito politico: la minaccia •di no-n accettare la propria candidatura nelle successive elezioni, eventualmente ren81 Bibiiotecaginobian·co
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