Il Comecon e il blocco sovietico state isolate dagli altri mercati a causa della loro dipendenza dall'URSS. Il revisionismo dei paesi dell'Europa orientale, più ancora di quello dell'URSS, è in parte la conseguenza di questa politica e l'ammissione del suo insuccesso. L'obbligo che avevano i satelliti di puntare sull'industria pesante ha avuto come risultato quello di creare una sovraproduzione in certi settori e una deficienza in altri. « L'accento sull'espansione autarchica delle opere pubbliche durante il periodo che va fino alla morte di Stalin aveva eliminato virtualmente ogni speranza di integrazione» 25 • I problemi di questa politica economica si aggravarono con lo sforzo per realizzare la divisione internazionale socialista del lavoro. Da un lato vi era l'URSS, « la cui economia, come è noto, è scarsamente tributaria delle relazioni con l'estero [e che] non si preoccupa minimamente delle conseguenze che una integrazione affrettata farebbe subire all'economia delle democrazie popolari prese individualmente. Ciò che importa, per l'URSS, è di stringere i legami economici con i paesi della sua orbita al fine di evitare la possibilità di una disintegrazione politica o di una grave disubbidienza ideologica » 26 • I primi sforzi di questa divisione del lavoro non ebbero un grande successo 27 • Inoltre si verificò un'opposizione a questa concezione da parte di alcuni paesi dell'Est. La Cecoslovacchia reagisce per prima 28 : « I mezzi impiegati per riavv1c1nare le economie nazionali dei pae~i socialisti esigono che il coordinamento dei piani economici nazionali sia intensificato ed esteso senza tregua. Ciò non vuol dire tuttavia che occorra coordinare tutte le questioni relative allo sviluppo dell'economia nazionale dei diversi paesi, e che questo coordinamento debba riguardare tutti i dettagli del processo della versione socialista data dai diversi paesi. Non è questione di ciò: la sola cosa che importa è il coordinamento fondamentale dell'economia dei diversi paesi, cioè la ripartizione internazionale dei compiti all'interno del complesso economico dei paesi del CAEM. Tanto piu - diciamolo francamente _, che solo una parte della nostra econon1ia nazionale è interessata dalle relazioni economiche internazionali ». È un'ironia co,nstatare, tuttavia, che proprio la Cecoslovacchia aveva attaccato la Romania quando questa si era rifiutata di integrarsi maggiormente nel Comecon e aveva deciso di intraprendere una politica di riavvicinamento con l'Occidente. Infatti fin dal 1962 i romeni rifiutavano di partecipare a qualsiasi forma di cooperazione, incluse le imprese mi25 KASER, op. cit., p. 20. 26 AGOSTON, op. cit., p. 114. 21 Secondo un quotidiano ungherese, il CAEM ebbe una parte m1n1ma nei pro- ' gressi di questo settore. « Nepszabasag », 23.8.1963. Citato anche in ibid., p. 173. 28 « Nova mysl », ottobre 1962. 71 Bibiiotecaginobianco
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