Nord e Sud - anno XV - n. 102 - giugno 1968

... Stanislav Kirschbaun1 nistica sul piano politico, ma non avrebbe neppure saputo specificare la necessità ·di rompere i contatti con l'Occidente. Infatti proprio dopo il 1956 si pone in qll:estione il dualismo della concezione politica del blocco. L'impegno ideologico delle· democrazie popolari si trovava in contrasto co-n la loro esistenza in quanto Stati, nel senso borghese della parola. L'obiettivo dell'attività politica ed eco-nomica dello Stato è il benessere della sua popolazione 23 • La paura della Germa·nia da parte dei so,vietici, la loro potenza e il fatto che l'URSS fosse il primo- Stato socialista costringevano da principio le democrazie popolari a identificare l'interesse del socialismo con l'interesse dell'URSS. Negli anni '50 questo· aveva git1stificato lo sfruttamento econo-mico sovietico 24 • Questo comportamento, tuttavia, non poteva passare inosservato; era troppo colonialista. La spiegazione politica o· ideologica non poteva giustificarlo· a lungo. Anch·e se i paesi dell'Est non l'ha11no ancora ammesso apertamente, la loro preoccupazione di migliorare la sorte delle proprie popolazioni, cioè di accedere alle loro richieste, è la prova che essi hanno già respinto quel comportamento. Questi problemi ,politici e ideologici si riducono in fon·do a quello che è il problema principale del blocco sovietico: la preminenza sovietica. A questa si oppone oggi l'evoluzione delle relazioni all'interno del blocco, di cui i fattori che abbiamo menzionati sono in parte la causa. Se finora i sovietici hanno saputo tenere sotto la loro tutela i paesi socialisti, c'è da chiedersi se potran110 farlo ancora a lungo. La Jugoslavia, la Cina e l'Albania ha,nno dimostrato che è possibile staccarsi dall'URSS. Il conflitto russo-cinese, così come i problemi interni, potrebbero rendere ' i sovietici ancora più vulnerabili alle pressioni centrifughe del blocco e al ricatto delle democrazie popolari. La soluzione economica della tecnica politica staliniana del dilemma di una sola alternativa era minata da fattori politici. Ma a questi si aggiungono anche dei fatto,ri eco•nomici, che fanno del Co,mecon uno strumento inadatto a mantenere l'unità del blocco. Una delle consegùenze più serie del regin1e staliniano è stato il paral-- lelismo nelle economie delle democrazie popolari. In primo luogo, non soltanto erano state create delle strutture economiche simili, ma esse erano· 23 Non consideriamo questa definizione come la sola e la migliore definizione dello Stato. La utilizziamo seniplicemente perché essa sembra corrispondere di più al pe,riodo contemporaneo, senza per questo voler invalidare la possibilità di altri fini, come per esempio la vittoria del socialismo. 24 Si è calcolato che nel periodo 1949-56, l'URSS abbia sfruttato i paesi dell'Est per una somma equivalente a 20 miliardi di sterline. WszLAKI J., Communist Econon,zic Strategy: The Role of East Centrai Europe, pp. 68-77, citato in BRZEZINSKI, op. cit., p. 284. 70 Bibiiotecag i nobiànco

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