Stanislav Kirschbaurn Difatti in questo periodo le esigenze politiche avrebbero avuto il sopravvento: e questo è vero, anche per il Comecon. Si era appena dissipato, infatti, il fun10 d_ella rivoluzione ungherese, e già una nuova sfida era lanciata dai cinesi~ La prima reazio•ne sovietica fu una reazione· di auto·difesa, il rafforzamento cioè delle strutture politiche ed economiche del blocco. « Retrospettivamente, il rafforzamento del Comecon può essere visto come l'isolamento, dalla Cina » 10• Il revisionismo -econo•mico sovietico coincideva con quello- dei paesi dell'Est. Tuttavia questa necessità di revisione risultava, nei due casi, da motivazioni diverse. Per i sovietici era la fine del p-eriodo (staliniano) di costruzione del socialismo in un solo paese e l'ingresso 1 nella società opulenta. Per i paesi dell'Est, invece, era il desiderio, o meglio la necessità di svincolarsi dalla tutela sovietica e in questo, modo accentuare la loro inclinazione ,naturale verso, l'Occidente, la cui ricchezza economica li attirava sempre più. In realtà quest'ultimo fattore sarebbe stato utilizzato per accentuare la loro indipendenza dall'URSS, soprattutto nel caso della Romania, piuttosto· che la volontà immediata di riavvicinarsi all'Europa occidentale. Ciò avrebbe dato luogo a nuove tensioni nel blocco sovietico. Nei due primi periodi non si era verificata una attività intensa nel quadro, del Comecon. Le esigenze so1 vietiche, economiche o politic·he, dominavano la situazione. Ma gli avvenimenti di Polonia e d'Ungheria avevano scosso seriamente non soltanto le strutture commerciali del Comecon, ma anch-e le economie di questi due paesi; per rilanciarle, il governo sovietico doveva venir loro in aiuto con crediti di 3,1 miliardi di dollari. Inoltre si dovevano prendere alcune misure: porre l'accento sulle materie prime e sui beni di consumo; la possibilità di effettuare i pagamenti in mo.nete convertibili, ciò che apriva contemporaneamente la porta ad altre fonti, soprattutto all'Europa occidentale; la riduzione dei tassi di sviluppo in·dustriale dal 29 al 55%, a seconda dei paesi; il completamento dei progetti in corso piuttosto che l'avvio di nuovi progetti. L'elemento essenziale del programma economico rimaneva tuttavia lo sviluppo dell'industria pesante. L'Sa sessione del CAEM rifletteva le revisioni e le riforme intraprese da Kruscev nell,.URSS, soprattutto la creazione dei sovnarkf1,ozy per dec~ntrare l'apparato economico sovietico, la superimposizione di un piano settennale (1959-65) -e la pianificazione a lungo termine (15 anni). Qu-~st'ultimo progetto· sovietico, così come la creazione di una banca di clearing a Mosca, sarebbero state le realizzazioni di questa sessione del 10 KASER, op. cit., p. 69. 64 Bibiiotecaginobianco
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