Nord e Sud - anno XV - n. 102 - giugno 1968

' I Giornale a più voci ditori agricoli che - fatto assolutamente nuovo nella storia della Confederazione Generale dell'Agricoltura - hanno pubblicamente contestato, in una assemblea ufficiale, la politica agraria tradizionale dell'organizzazione, mettendo in discussione finanche uno dei capisaldi della politica di Gaetani, l'unico punto sul quale la Confagricoltura aveva trovato, anche nel ·passato, una tacita intesa con la DC: l'organizzazione economica degli agricoltori e la Federconsorzi. Nell'assemblea di Roma, infatti, Gaetani ha dovuto ascoltare le critiche vivaci - rivolte appunto alla Federconsorzi ed ai Consorzi Agrari - da più di un delegato. Tra questi, uno in particolare - l'avv. Mario Daniele, Presidente dell'ANGA - ha pronunciato un discorso cl1e si deve ritenere di grande interesse perché, proprio nel momento in cui Gaetani si muove alla ricerca di nuove alleanze, potrebbe costituire un linea alternativa a tutta la politica agraria della Confagricoltura. Daniele, dopo aver detto - ed è bene sottolineare che ha parlato non a titolo personale, ma a nome dell'ANGA - che l'agricoltura a « mezzo tempo» e la d·ifesa della proprietà fondiaria debbono lasciare il passo - nell'azione confederale - ad una nuova tendenza capace di valorizzare l'autentico imprenditore agricolo, ha sostenuto che è ormai indilazionabile la riforma e la democraticizzazione della Federconsorzi e dei Consorzi Agrari, i quali « devono divenire organismi al servizio degli agricoltori, aperti a tutti i produttori agricoli, ed estranei alle manovre dei gruppi di potere legati a ben identificati ambienti politici ». . Il giovane esponente dell'ANGA ha chiesto, inoltre - nel quadro di una agricoltura « professionale » - la valorizzazione del ruolo dei tecnici agricoli e si è, a questo proposito, esplicitamente richiamato alla relazione del prof. Rossi Doria alla Conferenza Agraria del P.S.U. (Rossi D·oria affermavala necessità di « un rapporto tra tecnici e agricoltori diverso da quello tradizionale; mentre, infatti, in passato il tecnico era puramente un amico e un consigliere degli agricoltori, oggi esso è chiamato a partecipare direttamente alla risoluzione de.i loro problemi, ha, cioè, egli stesso responsabilità imprenditoriali » ). C'è dunque negli ambienti della Confagricoltura, e al di là dell'abilità di manovra che sta dimostrando Gaetani, un soffio di novità che è opportuno non sottovalutare perché, alla lunga, potrebbe portare ad un mutamento dei rapporti di forza nelle campagne. Infatti la sortita del giovane esponente dell'ANGA non costituisce - come abbiamo -detto - un fatto isolato rria, semmai, la manifestazione più appariscente di uno stato di inquietudine che serpeggia da alcuni anni nella pattuglia degli imprenditori agricoli italiani, sempre meno propensi ad identi:- ficarsi con l'agricoltore assenteista o redditiera e, quindi, a muoversi nella stessa organizzazione - la Confagricoltura appunto - nella quale confluiscono interessi diversi e, spesso, contrastanti. Chi conduce direttamente una azienda agricola, servendosi di salariati fissi, ed impiegando mezzi moderni per aumentare e migliorare la produzione, ha interessi di natura completa49 Bi'bliotecag·inobianco

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