... Editoriale In Francia, nelle itltime settimane di maggio, le agitazioni studeritesche e gli scioperi delle forze di lavoro hanno paralizzato il paese, hanno messo in discitssione le fondamenta stesse della V Repubblica, hanno raggiunto un'intensità tale da far pensare che in giugno la crisi del regime gollista si sarebbe consu1nata e che in luglio si sarebbe posto il problema di fondare la V I Repubblica. Si è parlato perfino di un'iniminente successione di Mendès France a Pompidou e di Mitterrand a De Gaulle. Ma la « grande paura» delle società occidentali, la paitra del « fronte popolare», ha fatto rinnovare l'appel au soldat e si è corso addirittura il pericolo di vedere Parigi trasformata in un bivacco per i paras del generale Massu. Risulta chiaro, comunqite, che i nietodi. della cosiddetta « nitova sinistra », le agitazioni di tipo cinese, le guerriglie dichiarate dagli stitdenti, il braccio di ferro degli scioperi ad oltranza, possono dare per un momento l'illusione della vittoria alle forze della sinistra, ma in realtà (come ben sanno, del resto, i più responsabili dirigenti del comunismo occidentale) preparano e alimentano itn rafforzan1ento della destra, una coagulazione a destra della preoccitpazione di tutti coloro (e sono i più) che hanno qualcosa da perdere, una precipitazione di consensi a favore della reazione. Per quanto riguarda in particolare la Francia, dopo lo scioglimento dell'Assemblea nazionale e dopo la formazione del nuovo governo, nella peggiore delle ipotesi avremo la definitiva degenerazione del regime gollista in dittatura nazionalista e militare, nella migliore delle ipotesi avremo le elezioni ed un gollismo rafforzato da una grande maggioranza di elettori spaventati da ciò che si è fatto e da ciò che si è detto negli ultimi giorni di maggio. È significativo, d'altra parte, che l'Unione Sovietica abbia lasciato chiara1nente intendere di guardare con preoccupazione all'eventualità di un rovesciamento del gollismo che fosse determinato dall'azione rivoluzionaria delle giovani generazioni universitarie ed operaie, da un'azione non controllata in tutti i sensi dai comunisti. L'attacco della « Pravda ).) alle teorie marcusiane e ai guerriglieri marcusiani, con esplicito e sprez1 zante riferimento a Cohn Bendit, a parte il fatto di essere un attacco 3 Bibliotecaginobianco
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