I I GIORNALE A PIU' VOCI I giovani leoni dell'agricoltura « Vent'anni al servizio del Paese per un avvenire migliore»: questo lo slogan all'insegna del quale la Confagricoltura ha celebrato - nel corso di un Convegno tenuto a Roma - il ventesi1no anniversario della sua costituzione. Ma è bene dire subito che la manifestazione è apparsa, più che altro, un pretesto per affermare pubb-licamente - alla vigilia delle elezioni politiche - il « nuovo corso » che l'organizzazione degli agricoltori italiani sembra ormai decisa a percorrere. Un « nuovo corso» che, sostanzialmente, significa abbandono, sia pure graduale, della tradizionale collocazione politica a fianco ,dei liberali - e a volte anche dei fascisti - in netta opposizione alla DC ed ai governi di centro-sinistra. A questo proposito basterebbe ricordare il « tono da crociata » con il quale la Confagricoltura affrontò le elezioni politiche del 1963, al fianco ed in appoggio dei candidati -delle destre. Centinaia di riunioni provinciali e regionali vennero tenute nel tentativo di organizzare ttna macchina elettorale in favore dei candidati più ostili al centro-sinistra. I risultati furono, è vero, modesti. Ma il boom liberale del 1963 è legato, in parte, all'azione che, specialmente in alcune provincie, svolsero la Confagricoltura e le Unioni Agricoltori. A tale azione si deve, per esempio, l'elezione dei deputati liberali Leopardi Ditaiuti nelle Marche e Ricca:rido Ferrari a Verona, per sottolineare solo i due casi piu evidenti. Dalle elezioni politiche del 1963 fino a pochi mesi fa, l'atteggiamento di ostilità della Confagricoltura nei confronti del centro-sinistra e della stessa DC non era, apparentemente, mutato. Sembrava, anzi, che la Confagricoltura dovesse rimanere, dopo la sterzata in senso filo-governativo impressa alla Confindustria dall'elezione di Angelo Costa alla presidenza, l'unica delle gran•di organizzazioni sin,dacali dei datori di lavoro confinata in un ruolo di intransigente opposizione. In realtà era invece in atto, da almeno due anni, un cauto tentativo di riavvicinamento fra la Democrazia Cristiana e l'organizzazione degli Agricoltori Italiani. Un tentativo portato avanti - soprattutto - dal conte Umberto Erno Capodilista, giovane esponente dell'Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti e présidente della Federazione dei concedenti a mezzadria, e, fors~ proprio per questo, maggiormente snsibile alla necessità di agganci politici con i settori della maggioranza. Questi approcci, caldeggiati anche dal democristiano Giuseppe Cantoni, Presidente dell'Ente Risi, trovarono ben presto un primo, ed abbastanza qualificato, interloéutore: l'on. Dario Antoniozzi, doroteo, sottosegretario all'agri- .. 47 Bi.biiotecaginobianco
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