Nord e Sud - anno XV - n. 102 - giugno 1968

Manlio Rossi Daria La sua valorizzazio11e turistica - sia estiva che, almeno parzialmente, inver11ale - potrebbe acquistare un considerevole peso a condizione, tuttavia, di: 1) pianificarne e realizzarne lo sviluppo in modo unitario sulla base di una stretta collabo,razione dei 10-12 Comuni interessati (ivi compresi due o, tre della contermine provincia di Salerno, il cui territorio fa anche parte dello stesso co·mplesso, la cui superficie sale così ad oltre 50 mila ettari); 2) orientare il piano di sviluppo, do-po attento studio dell'intero territorio, sulla base di una moderna visione della valorizzazione turistica in modo da corrispondere alle molteplici e talvolta contrastanti esigenze turistiche, senza che l'una sia di disturbo all'altra; 3) evitare gli sce1npi delle grandi costruzioni alberghiere, risultate ancl1e in altre zone simili, tra l'altro, economicamente no•n valide né di per sé né, tanto meno, in relazio11e alle attese di occupazione e di reddito delle popolazioni; 4) ca-ordinare, per quanto possibile, la valorizzazione turistica con la valo,rizzazione econon1ica delle risorse (industrie forestali e industrie armentizie) sia sotto il riguardo della conservazione e del miglioramento delle risorse sia sotto il profilo degli insediamenti, facendo sì che in parte le case da costruire possano essere adibite al duplice uso della ospitalità turistica e dell'abitazio 1ne di lavoro. Una valorizzazione così concepita e realizzata è, infatti, la sola capace di costituire una permanente fonte di occupazione e di reddito per la popolazione e di consentire - attraverso una combinazione di ospitalità alberghiera, familiare O· in campeggi sia estiva che invernale o venatoria - la più completa e razionale utilizzazione delle risorse stesse. Oltre a questa ora indicata - che è la maggiore - altre valorizzazioni di tipo turistico sono anche possibili. Anzitutto, su scala minore, quanto ora si è detto per il grande complesso irpino, potrebbe anche essere possibile nel secondo complesso montano della regione; o potrebbe avviarsi anche tra noi, o meglio, tra i nostri contadini, quel nuovo indirizzo di valorizzazione che è rappresentato in To,scana dalla società Agritour, e che è basato sul riattamento di case coloniche per offrirle come sede di riposo estivo e domenicale a famiglie agiate, amanti della vita rustica. La notevo,le altitudine e frescura di molti luoghi, la bellezza del .paesaggio e la gentilezza e cordialità delle popolazioni potrebbero assicurare ad iniziative di questo genere un successo di considerevoli dimensioni, anche se naturalmente esse richiedono una intelligente organizzazione e una paziente e lunga preparazione iniziale. 32 Bibliotecaginobianco

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