Nord e Sud - anno XV - n. 102 - giugno 1968

Manlio Rossi Daria col mondo esterno, allo stesso modo che è ormai stata - per così dire - unificata dalla buona e fitta rete delle strade principali e seco-ndarie interne. I compiti degli anni prossimi in questo settore - nel quadro del piano di sviluppo del quale stiamo ragionando - mi appaiono pertanto, oltre al rapido completamento delle opere in corso, soltanto quattro: 1) apertura di un diretto collegamento con strada a scorrimento veloce tra l'autostrada del Sole, all'altezza di Contursi nella Valle del Sele, e l'autostrada delle Puglie, all'altezza di Chiancarelle nella Valle del Calaggio, attraverso l'alta Irpinia, lungo la direttrice S. Andrea di Conza, Conza, Andretta, Bisaccia. · Ovvi sarebbero i vantaggi di un tale collegamento, sia ai fini delle grandi comunicazioni nazionali sia a quelli della rottura dell'isolamento, nel quale i11dubbiamente resta una notevole parte -dell'alta Irpinia; 2) creazione - avvalendosi naturalmente dei tratti già costruiti - di un grande anello, di viabilità di facile transito attraverso- l'intero complesso monta110 irpino (Ter1ninio, Acellica, Cervialto) ai fini della sua valorizzazione turistica, dall'autostrada Salerno-Avellino alla sopraindicata strada nel tratto corrispon.dente all'alta Valle del Sele. In particolare un collegame11to .diretto tra la pia11a di Serino e la piana del Dragone, in agro di Volturara, potrebbe, tra l'altro, costituire il più rapido collegamento tra una notevole parte dell'alta Irpinia e Salerno; 3) costituzione di un razionale servizio di manutenzione dell'intera rete stradale (all'infuori delle autostrade, la cui manutenzione spetta all'ANAS) con carattere di conti11uità e propria at,trezzatura permanente; 4) riorganizzazione unitaria, moderna e razionale, dei servizi di pubblico trasporto·, aggiungendo al parco dei mezzi di trasporto delle persone un parco• per il trasporto delle merci, almeno in parte refrigerato. . Si tratta, ovviamente, di pro-blemi da studiare con molta cura prima di avviare le corrispo.ndenti soluzioni e da realizzare in un certo numero di anni, ma sono tutti problemi no-n difficilmente risolvibili, la cui soluzione consentirebbe di trarre tutti i benefici dall'ormai avvenuta rottura dell'isolamento provinciale. Della viabilità rurale, essenziale per la provincia, dirò 11el parlare dell 'agri col tura. P.er concl11dere su questo punto, vorrei soltanto richiamare l'attenzione sulla o-pportunità di chiedere ed ottenere per il periodo di qualche decennio, - al fine di accelerare il co-ntatto e i rapporti d~lla nostra con le altre regioni - la libera circolazione sulle autostrade al servizio della 28 Bibliotecaginobianco

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