Nord e Sud - anno XV - n. 102 - giugno 1968

.. I Un piano di sviluppo per l_'l rpinia sentito di riportare il problema dello sviluppo della regione entro i termini delle reali sue possibilità. Il terzo fenomeno di rilievo degli ultimi venti an11i è infatti rappresentato dallo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi civili. Anche questo non è un fenomeno· da sottovalutare. Se i suoi benefici non so110 stati ancora pienamente apprezzati ed utilizzati e se, 11aturalmente, ancora vastissimi so-no i bisogni non soddisfatti, questo sviluppo ha contribuito a ridurre le distanze, rispetto alle altre province, della nostra - che ne era scarsamente provvista - e certamente costituisce u11a delle più sicure premesse per qualsiasi f11turo sviluppo. I tre principali settori in cui le infrastrutture e i servizi civili si so110 sviluppati sono le strade, le scuole e le infrastrutture generali (acquedotti, fog11ature, elettrificazione, case rurali), mentre scarse appaiono ancora le attrezzature sanitarie (sebbene non sia in grado di dare un sicuro giudizio al riguardo). Sebbene il problema della loro manutenzio11e sia grave e non risolto, la rete delle strade principali e secondarie si è così considerevoln1ente ampliata da collegare abbastanza bene i vari centri tra loro e da servire a,deguatamente una gran parte del territorio. Le nuove autostrade, d'altra parte (Napoli-Avellino; Salerno-Avellino; Avellino-Benevento ed Avellino-Foggia-Bari) con le altre a scorrimento veloce recenti o in corso di realizzazione hanno, d'altra parte, rotto definitivamente il tradizionale isolamento dell'Irpinia. La viabilità minore (di bonifica, forestale e interpo·derale ), infine, ha contemporaneamente fatto notevoli passi in avanti, anche se una parte soltanto delle effettive esigenze è stata finora soddisfatta, in un territorio di 280 mila ettari, nel quale oltre un terzo della popolazione vive in campagna. Quanto ora si è detto della viabilità vale a maggior titolo per le infrastrutture generali (acquedotti, fognature, elettrodotti, case rurali). Sebbene molto sia stato fatto in questi anni, particolarmente ad opera della « Cassa », queste opere sono, tuttavia, assai disegualmente distribuite, sono state eseguite al di fuori di piani organici, e l1anno soddisfatto solo u11a parte delle e11or~i esigenze della popolazione sparsa o riunita in piccole frazioni. Per quanto riguarda, infine, la scuola, la situazione di arretratezza, che caratterizzava un tempo la provi11cia, è stata sostanzialmente superata. L'Irpinia, per quanto riguarda sia l'istruzione elementare che l'istruzione media, è oggi in situazjone migliore di ·quella in cui versano altre province meridionali. Malgrad·o che, nella popolazione superiore ai 25 anni, gli analfabeti Bi. liotecaginobianco

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