.. I Le impervie strade dell'azione politica nora alla funzione di avanguardia cui ci eravamo proposti di assolvere. Il successo delle avanguardie, infatti, si realizza nel mo1 mento in cui le posizioni delle avanguardie sono raggiunte dal grosso degli eserciti e noi abbiamo la fondata impressione che stia·mo per essere raggiunti, almeno per quanto riguarda i,l rico11oscimento da parte democristiana e socialista della nostra proposizione pregiudiziale: quella relativa all'esigenza di coordinare l'impegno riformatore del centro-sinistra, di spezzare taluni schemi ideologici che si sono irrigiditi perché sono invecchiati, di aggiornare i programmi di partito e di governo sulla base dei dati nuovi che sono venuti a maturazione nella società del nostro· tempo. Abbiamo dunque co-nseguito una relativa stabilità politica, che dohbiamo conservare e co•nsolidare. E abbiamo l'avvio, e sia pure soltanto l'avvio, di un processo di ringiovanjmento che sul piano ideologico e programmatico coinvolge, quale più e quale ,meno, naturalmente, tutte le correnti storiche della democrazia italiana. Può sembrare che questa diagnosi sia viziata: viziata da un eccesso di ottimismo. Può darsi: ma i11tanto, come accennavo, noi circondiamo questa diagnosi delle dovute cautele. E d'altra parte noi siamo 1 critici, e non da oggi soltanto (lo dicevo anche nel 1962 al Teatro di Corte in un dibatti 1 to con Indro Montanelli), verso gli atteggiamenti sistematicamente pessimisti degli intellettuali di sinistra che in Italia cedono troppo volentieri alle suggestioni di un sinistrismo che è di maniera, che a volte è studiatamente estetizzante, che comunque non è co·ncretamente e positiva·mente operante, perché è refrattario a quell'ottimismo riformista che alimenta nei paesi anglosassoni lo spirito con il quale si portano avanti le gra11di imprese delle democrazie. E poi c'è un'altra fondamentale considerazione da fare. Deduciamola da quanto 1 ha detto l'on. Ingrao nella prima trasmissione di « T'ribuna elettorale ». L'o·n. Ingrao ha detto che i pro-blemi lasciati insoluti dal centro-sinistra sono tanto numerosi che, soltanto a volerli elencare, sarebbe trasco,rso tutto il tempo che lui, l'on. Ingrao, aveva disponibile per la sua prestazione a « Tribuna elettorale ». L'on. lngrao ha ragione: i problemi che dobbiamo ancora risolvere sono moltissimi; e sono problemi vecchi, ereditati dalla storia del nostro paese, e problemi nuovi, maturati nel corso di questi anni di trasformazione della società italiana. La questione meridionale nei suoi nuovi termini di industrializzazione e di urbanizzazione, per esempio, della quale abbiamo· parlato al Maschio Angioino ed al « Fiorentini »; altri gravi squilibri sociali e settoriali; l'agricoltura da ammodernare; la scuola da potenziare e da 15 Bi liotecaginobianco
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