Nord e Sud - anno XV - n. 102 - giugno 1968

.... Felice Ippolito esista in Italia un mercato capace di assicurare una remunerazio·ne economica all'editore scientifico: ma mi accorgo che questa impostazione, parlando di cultura, potrebbe incorrere in un'accusa di cinismo. In effetti il problema non è da impostare in termini così freddi, poiché anche a non voler considerare la possibilità di un completo sostegno pubblico ad un'attività così ricca di implicazioni di interesse generale, resta il fatto che una politica editoriale seria deve rifuggire da un'analisi fram1nentaria del rendimento delle proprie attività e formulare i suoi programmi nel quadro di un sistema di interdipendenze e compensazioni che lasci il dovuto spazio agli oneri di un'azione francamente culturale. Molti osservatori sono concordi nel riconoscere al pubblico italiano una situazione di denutrizione culturale in materia scientifica sia pure non uniformamente ripartita per strati sociali e per aree geografiche. Tale situazione riguarda ovviamente tanto il libro di divulgazione scientifica quanto l'opera di studio, il manuale pratico, la trattazione monografica. Altro, naturalmente, è parlare delle opere a dispense in vendita nelle edicole e di talune opere di maggior mole, atte a sollecitare la vanità dei più sprovveduti ed imposte al pubblico da un abile e spregiudicato sistema di vendita diretta con pagamento rateale. Questo tipo di editoria esula dalla nostra attuale considerazione. Un indice no,n trascurabile di valutazione del mercato del libro scientifico in Italia, si può ricavare dalla considerazione dell'andamento della popolazione scolastica. La drammatica situazione della scuola jtaliana non sottrae il paese alla sfera di validità di u11a regola generale applicabile ai paesi industrializzati, secondo la quale il numero degli iscritti ai gruppi di lauree scientifiche e tecniche mostra una tendenza a crescere di circa il 10% all'anno, cioè a raddoppiare ogni sette ar1ni. L'aumento dei laureati del gruppo scientifico, sarà comunque in Italia assai più accelerato dell'aumento complessivo. Valutazioni più precise, effettuate recentemente dal CENSIS, fissano a circa 41.000 la previsione del numero degli studenti tecnici e scientifici che giungeranno alla laurea nell'anno- scolastico 19691970, ma si deve tener conto che l'attesa bipartizione della laurea in un diploma intermedio e in t1n titolo dottorale aumenterà notevolmente i11 futuro sia la popolazione in grado di accedere all'insegnamento· universitario, sia il numero degli studenti che giungeranno- al termine del corso di studi. Aumenterà di conseguenza anche la parte più attiva dei consumatori dei prodotti dell'editoria scientifica. Ma non vorrei però trascurare quella assai più vasta categoria di lettori che esce -dagli Istituti di istruzione tecnica e che meriterebbe di essere presa in considerazione con l'offerta di un prodotto che non si 108 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==